Il comparto del biologico in Emilia Romagna non arresta la sua crescita e mette a segno, anche nei primi cinque mesi del 2016, un balzo in avanti in termini di numero aziende, superfici, produzione, giro d’affari e contributi europei. Dati importanti alla vigilia del Sana 2016, in programma a Bologna dal 9 al 12 settembre, una tappa importante per gli operatori del settore.

Le imprese totali di produzione e trasformazione si sono attestate nel 2015 a 4772 unità, in crescita del 14,6% rispetto alla fine del 2015 e addirittura del 23,1% sul 2014. Volano anche le superfici coltivate, che toccano i 114mila ettari (+20,4% sul 2015 e +28,5% sul 2014), raggiungendo l’11% degli ettari agricoli.

Questi risultati sono sicuramente frutto anche del successo del primo bando sul bio del Psr 2014-2020, cui hanno risposto oltre 1900 aziende per una superfice di circa 50mila ettari, di cui oltre 13mila legati alla zootecnia. Al boom di domande la Regione ha risposto stanziando risorse aggiuntive per quasi 17 milioni di euro da qui al 2020.

E’ una scelta forte a favore di un’agricoltura di qualità e amica dell’ambiente – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli – la domanda di prodotti bio continua a crescere, nonostante la stagnazione dei consumi. Per una regione come l’Emilia Romagna si tratta di un’opportunità importante, ovvero quella di posizionarsi in una fascia alta di mercato, puntando su prodotti a maggior valore aggiunto, garantendo così un prezzo più remunerativo agli agricoltori”.