L’agricoltura è forse il settore economico nel quale le innovazioni derivanti dall’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione possono essere utilizzate con maggiore libertà, accorciando distanze e favorendo relazioni un tempo impensabili: creando clientela con una vendita diretta che sfonda il muro della lontananza grazie a prodotti personalizzati con alto contenuto di servizio. L’uso dei social media, dell’e-commerce, del web marketing e del blog trasforma un’impresa agricola del sud ovest della Sicilia in un punto vendita di vicinato di arance ed olio extravergine di oliva.

Ma il vicinato, grazie al web, si dilata e diventa l’Italia intera e in qualche caso l’Europa. E sembra proprio che il web aiuti la filiera corta a diventare più lunga: con zero passaggi intermedi e grandi distanze da coprire.

E’ questa in sintesi la storia dell’azienda agricola biologica Contadini per passione, che si trova in via Parlapiano, agro di Ribera, provincia di Agrigento, condotta da due giovani fratelli: Marco e Paolo Barbera, di 34 e 33 anni, e che recentemente è stata selezionata in Sicilia per l’Oscar Green di Coldiretti nella categoria “Impresa due.terra”.
 
Paolo e Marco la parola passione l’hanno voluta imprimere nella ragione sociale. Marco ha una laurea in giurisprudenza che non usa perché ha scelto di fare l’agricoltore. “Oggi nessun agricoltore può fare a meno della rete, soprattutto per far conoscere le proprie specialità" dicono.
 
L’azienda Contadini per passione dispone di 9 ettari di superficie agricola, 3 ettari coltivati ad aranceto e i restanti ad oliveto e si sviluppa grazie alla rete.
 
Nel 2003 Paolo e Marco Barbera ereditano dai nonni un aranceto, nella zona d’Italia dove per prima è stata utilizzata la cultivar Washinton - Navel. I due fratelli accettano la sfida di diventare agricoltori.

“Non eravamo proprio fuori da questo mondo – spiegano i due - una infarinatura l’avevamo e grazie all’aiuto e alla sapienza di contadini più esperti di noi abbiamo iniziato a gestire e condurre in prima persona l’aranceto”.
 

Nel 2010, dopo una prima esperienza come conferitori, arriva la svolta: “I prezzi pagati non erano gratificanti, né per le arance né per olive. Abbiamo deciso così di lasciare il certo per l’incerto della vendita diretta e della filiera corta – spiega Paolo, che aggiunge - io, a differenza degli altri, mi sono dedicato a tempo pieno all’aranceto lasciando gli studi di Economia, mentre Marco ha terminato la carriera universitaria laureandosi in Giurisprudenza e Kiko Corsentino, nostro webmaster, è prossimo alla laurea. Anche se piccoli ci siamo divisi i ruoli: io mi occupo della produzione, raccolta e lavorazione delle arance, Marco si occupa della gestione degli ordini e dei gruppi di acquisto solidali nonché della vendita diretta online, mentre Francesco si dedica alla manutenzione del sito web”.
 
L’idea di filiera corta che l’azienda vuole comunicare punta sul binomio tradizione-innovazione. Dove nella tradizione c’’è l’ospitalità e l’affabilità siciliana e nell’innovazione la rete e la coltivazione biologica.
 
Paolo racconta: “Siamo partiti raccontando il territorio sui social network e nel blog, per stuzzicare la curiosità, poi i curiosi sono diventati amici e clienti che si trovano anche il Lombardia e in Europa: li ospitiamo quando vengono a trovarci durante le loro vacanze in Sicilia, così che possano conoscere da vicino il nostro modo di lavorare”.
 
L’azienda Contadini per passione è attiva per la vendita diretta con i Gas locali e nell’e-commerce. L’ordine minimo è una cassetta di arance bio da 17 chili. L’olio extravergine di olive bio, prodotto in un frantoio vicino con le olive dell’azienda, viene confezionato come richiesto dai consumatori, in bottiglie di vetro o in latta con confezioni di capacità variabile da 1 a 10 litri.
 
“Coltiviamo un canale di relazioni – spiega Paolo – quando parlo del nostro prodotto, intendo quello dell’azienda e del cliente insieme, perché veniamo incontro alle esigenze di tutti: se serve l’arancia senza trattamenti per la produzione di canditi, la produciamo su richiesta, e la fiducia è basata su un rapporto diretto”.