La Giunta regionale della Puglia - dopo il secondo avviso di infrazione inviato all'Italia dalla Commissione Ue - ha approvato ieri 4 agosto un disegno di legge sulla lotta alla Xylella Fastidiosa. Tra i punti qualificanti sono previste le estirpazioni degli ulivi nei nuovi focolai ed un’agenzia regionale antixylella: l’Arxia.
 
Le norme – che ora passano all’esame del Consiglio - inquadrano in un’unica cornice le iniziative necessarie per gestire l’infestazione da Xylella e per la salvaguardia degli ulivi pugliesi. La legge sarà presentata al ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, nel corso dell’incontro previsto a Roma per la prossima settimana. Lo si apprende da una nota stampa della Regione Puglia.
 
Con le nuove norme si riconosce l’importanza di prevenire e contenere la diffusione dell’organismo nocivo: per questo si individuano come attività fondamentali il monitoraggio del territorio, le pratiche agricole per il controllo del vettore e il rafforzamento della pianta, le misure di estirpazione delle piante infette in nuovi focolai. 

L'Agenzia Arxia garantirà un’efficace applicazione della legge, occupandosi non solo del supporto strategico delle attività del Dipartimento Agricoltura, ma anche della gestione operativa della batteriosi da Xylella Fastidiosa.

Particolare attenzione c’è sull’attività dei vivai, particolarmente colpiti dall’evolversi della batteriosi. Allo stesso tempo, la proposta pone le basi per ripristinare l’equilibrio economico ed ambientale delle aree colpite e per tutelare il paesaggio.
 
Oltre alle misure di ristoro già previste, si promuove la ricostituzione del patrimonio arboreo danneggiato favorendo l’impianto di varietà di ulivo tolleranti e di specie alternative quali la vite. Viene incentivata anche la realizzazione di piani forestali basati su principi dell’ingegneria naturalistica e dell’ecologia paesaggistica.
 
Il sostegno alla formazione di filiere agroalimentari di qualità rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali viene promosso attraverso l’applicazione dei principi dell’economia circolare. In particolare, si garantisce priorità nella programmazione regionale di infrastrutture per il riuso delle acque reflue collegandola al contenimento dell’eccessivo utilizzo dell’acqua di falda.
 
Prevista, infine anche la priorità per l’applicazione delle misure per il ripristino della sostanza organica nel terreno, per l’agricoltura biologica e per la tutela e valorizzazione della biodiversità. Da un punto di vista paesaggistico si offre attenzione soprattutto alla salvaguardia degli ulivi monumentali e al ripristino dei muretti a secco.