Qualità delle produzioni agrumicole siciliane e marchi che la garantiscono al consumatore. Sarà incentrato sulla "Politica dei marchi di qualità" il terzo seminario gratuito del progetto formativo "Social Farming. Agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana", promosso dal Distretto Agrumi di Sicilia e Alta Scuola Arces con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation. Il seminario si terrà venerdì 29 luglio 2016 - dalle ore 09,30 alle ore 13.30 - nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Siracusa, in via Duca degli Abruzzi, 4.

Durante il seminario - tenuto da Pietro Miosi, dirigente Area marketing agroalimentare Dipartimento Agricoltura - Assessorato regionale dell'Agricoltura, - saranno approfonditi "I sistemi di qualità comunitari e i marchi che li tutelano. Illustreremo con l'aiuto di slide una indagine dell'Ismea sull'impatto economico delle produzioni certificate su tutti i comparti agricoli. Infine approfondiremo la misura 3.1 del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2014-2020 che finanzia la certificazione di qualità, e la misura 3.2 che riguarda i contributi ai prodotti di qualità in ambito comunitario".

La partecipazione al seminario è gratuita ed aperta al pubblico fino ad esaurimento posti. Al termine del seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione dall'Alta Scuola Arces. Per partecipare è preferibile accreditarsi compilando l'apposito form sul sito web del Distretto Agrumi di Sicilia.

Valorizzare le produzioni di qualità Dop, Igp e Bio nell'agrumicoltura siciliana, che rappresenta il 60% della produzione italiana, è una strategia che il Distretto Agrumi di Sicilia porta avanti da sempre.

"Nell'ambito di una competizione globale sui mercati la nostra agrumicoltura ha una chance importante legata alla valorizzazione del brand Sicilia – spiega la presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, Federica Argentati - Un brand che deve essere simbolo di qualità, bellezza, cultura, know how specifico della filiera agrumicola, sottolineando con le Dop e le Igp il ruolo dei territori di produzione con tutte le loro peculiarità e con le produzioni Bio la particolare opportunità di restituire al consumatore un prodotto qualitativamente ancora più compatibile al benessere e a una sana alimentazione.
Su queste basi e con la partecipazione attiva delle imprese private 
– conclude Argentati - si può costruire una strategia di marketing almeno triennale che punti su territorio e qualità per affermare le nostre produzioni sui mercati internazionali".

Il seminario è collegato al corso sulla Cooperazione nella filiera agrumicola, in corso di svolgimento a Siracusa e realizzato nell'ambito di Social Farming in collaborazione con il Consorzio di tutela del Limone di Siracusa Igp.

Il progetto "Social Farming, Agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana" si articola in otto seminari di approfondimento e quattro corsi di formazione teorico/pratica (in due edizioni per ciascun corso finalizzati a creare professionalità tecniche da impiegare nei diversi settori del comparto agrumicolo e nuova imprenditoria nella filiera agrumicola - produzione, trasformazione artigianale e turismo relazionale), favorendo l'incremento dell'occupazione in Sicilia, la diffusione del concetto di responsabilità sociale nella filiera agrumicola e la creazione di forza lavoro, spendibile anche in altri Paesi della sponda del Mediterraneo a vocazione agrumicola.