Si chiama Near field communication - comunicazione di prossimità - la tecnologia che l'app iOlive sfrutterà per seguire tutte le fasi del nostro olio: dalla pianta alla bottiglia. Tramite un chip integrato, inserito nella pianta e sulla bottiglia, il consumatore potrà essere sicuro di ciò che compra e assaggia e il produttore saprà quando e dove la sua bottiglia di olio sarà stata aperta. Pietro Barachini ne ha parlato lo scorso mercoledì 21 luglio a ExtraLucca con produttori e giornalisti del settore.
 
La tutela della biodiversità e la trasparenza sono gli scopi di iOlive e di Barachini, ideatore dell'app assieme al suo team di esperti. Come garantire allora la massima trasparenza al consumatore, ormai confuso da notizie di truffe e contraffazioni sull'olio? iOlive risponde e lo fa anche tutelando il produttore stesso.

Proprio nella cornice lucchese di ExtraLucca, manifestazione di Fausto Borella dedicata all’olio extravergine d’oliva, Barachini ha illustrato la novità dell'app e si è confrontato con alcuni produttori di olio, erano infatti presenti "Olio Gaiatto", azienda lombarda, e quattro aziende toscane d'eccellenza: "Villa Santo Stefano" di Alessio Farnesi, "Fèlsina" di Giuseppe Mazzocolin, "Olearia Santella" di Massimo Santella e "Talente" di Samuele Celoni.

Il dialogo era mirato alla comprensione delle loro esigenze per tracciare una linea per il futuro del settore, sempre più in difficoltà a causa di scandali e difficoltà in un mercato di concorrenze "sleali". Ad iOlive non bastavano dunque i codici Qr, codici a barre bidimensionali, che memorizzano le informazioni della pianta d'olivo e le rendono leggibili da un qualunque dispositivo mobile. L'applicazione utilizza adesso anche la tecnologia Nfc per garantire una maggior trasparenza.

Tutta la filiera dell'olio sarà così resa nota a chiunque disponga dell'applicazione e la utilizzi sui prodotti che hanno aderito alla filosofia iOlive. Contro le numerose truffe consumatore e produttore si possono in questo modo tutelare per garantire e ottenere un prodotto di eccellenza, dal punto di vista fitosanitario e di provenienza. Se fino ad ora nel mondo dell'olio si faceva uso dei codici Qr per tracciare la filiera, da oggi iOlive porta in campo un'altra competenza, quella Nfc, e continua il suo percorso di innovazione a tutela della biodiversità.