Immaginate di essere in campo, di indossare un paio di occhiali e di vedere davanti a voi una serie di grafici, numeri e messaggi che vi danno informazioni sullo stato di salute della coltura che state guardando, sulla produttività o sulla presenza di insetti e malattie. Tutto questo sembra fantascienza, ma grazie ai GoogleGlass è realtà.

Una società statunitense, la BaseCamp, ha infatti sviluppato una app per gli occhiali di BigG che trasportano l'agricoltore nell'era della realtà aumentata. Si tratta di arricchire le nostre percezioni, come la vista appunto, con una serie di informazioni che altrimenti non sarebbero disponibili. In altri settori è possibile guardare un monumento e conoscerne la storia. I chirurghi possono visualizzare informazioni mentre operano. E i buongustai le recensioni di un ristorante solo guardando l'insegna.

IntelliScout, questo il nome dell'app per l'agricoltura, permette di guardare una mandria di vacche e stimarne il peso, capo per capo. Se gli animali hanno dei collari dotati di sensori, sulle lenti degli occhiali sarà possibile vedere le informazioni su un dato animale: stato di salute, alimentazione, temperatura corporea.

Prendendo in mano una spiga di mais l'agricoltore che indossa i GoogleGlass vedrà comparire il numero di chicchi che la compongono e se questi sono stati attaccati da parassiti o microrganismi patogeni. IntelliScout riesce a 'leggere' le immagini per cui guardando una pianta di pomodoro individua eventuali attacchi di parassiti e il numero di frutti.

Tutti i dati raccolti dagli occhiali vengono caricati in cloud e sono disponibili da qualunque tipo di device. Mettiamo caso che un viticoltore abbia un problema con una vite. Può chiamare con un semplice comando vocale l'agronomo e chiedere informazioni. Il tecnico vedrà ciò che vede l'agricoltore, comprese informazioni aggiuntive, come la geolocalizzazione o le previsioni meteo.

L'innovazione tecnologica è solo agli inizi e in futuro le aziende agricole saranno monitorate costantemente da sensori in campo, droni e satelliti. Potenzialmente potremo avere davanti ai nostri occhi tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno per gestire un campo.

Sensori montati sui droni ci diranno in tempo reale, sui nostri occhiali, quale zona di un campo sta subendo uno stress idrico. Guardando un campo di frumento potremo sapere quale percentuale di piante è stata allettata dal vento, e avremo subito una stima della perdita economica. I sensori montati sui mezzi per le operazioni in vigna ci diranno lo stato di maturazione dell'uva e su una mappa visualizzata dagli occhiali sapremo quali piante devono essere vendemmiate prima e quali dopo, la qualità dell'uva e la varietà.

Con l'innovazione tecnologica il limite è solo la fantasia... e il prezzo. Già, perché tutti questi strumenti sono fantastici ma costosi. E se si considera l'attuale prezzo di mercato di frumento o mais si capisce come la tecnologia rischi di scontrarsi con la realtà di un mercato che non riconosce all'agricoltore il giusto prezzo per il suo lavoro.  


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