Al via lunedì 4 luglio la penultima tappa di “Italia in Cina”, il progetto triennale di promozione siglato dall’Istituto Grandi Marchi e Italia del vino. Dal 4 al 10 luglio la delegazione, composta da 15 tra wine professional e giornalisti cinesi, sarà impegnata in un tour enologico tra le eccellenze del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna. Obiettivo dell’incoming, organizzato dai Grandi Marchi, sostenere l’export di vino made in Italy in Cina attraverso un percorso di conoscenza diretta della vitivinicoltura italiana.

Il consumo di vino importato in Cina è in continua crescita – sottolinea Piero Mastroberardino, presidente dell’Istituto Grandi Marchi – stando ai numeri recentemente diffusi da Wine Intelligence, il numero di consumatori abituali ha raggiunto i 48 milioni, segnando un +152% negli ultimi 5 anni. A fronte di un mercato dall’enorme potenziale l’Italia cresce a un passo ancora lento. Il primo trimestre 2016 ha registrato una crescita in valore delle importazioni di vino italiano in Cina pari al +14,7%, un dato non allineato con il potenziale. Dobbiamo quindi continuare a lavorare sulla promozione, investendo in attività di formazione che ci rendano riconoscibili, implementando un processo di conoscenza diffusa a partire dalla qualità dei nostri prodotti”.

Sarà proprio la formazione il focus dell’attività di incoming, che lunedì 4 luglio si aprirà con la visita alla scuola enologica di Conegliano, la più antica istituzione d’Italia nel campo della formazione enologica. Il tour dei sommelier, giornalisti e insegnanti cinesi proseguirà poi alla scoperta delle 19 griffe enologiche dell’associazione: Carpené Malvolti (Veneto – 4 luglio), Jermann (Friuli Venezia Giulia – 5 luglio), Donnafugata (Sicilia – 6-7 luglio), Tasca D’Almerita (Sicilia – 7-8 luglio), Argiolas (Sardegna – 9 luglio).