La Regione Puglia ha prorogato i termini fino al 25 maggio per la presentazione della domanda di adesione al regime di aiuto previsto dalla vendemmia verde, la pratica con cui si eliminano o distruggono totalmente i grappoli non ancora giunti a maturazione di quei vitigni che hanno prodotto uve destinate alla produzione di vino generico.

L’atto di proroga è contenuto nella Determinazione regionale n.196 del 20 maggio scorso. La misura prevede sostegni importanti per migliorare la qualità delle produzioni vitivinicole, con l’ambizioso obiettivo di accrescere valore ed aumentare le superfici vitate che producono vini d’eccellenza.
Il contribuito concesso ad ettaro, per il metodo cosiddetto manuale, è di 4.873,30 euro. Invece, per il metodo meccanico, è di 4.089,5 euro.
 
Sono destinatari degli aiuti della misura i viticoltori pugliesi che, tra gli altri requisiti, hanno presentato dichiarazione di raccolta di vendemmia e produzione nella precedente campagna 2014-2015 dalla quale si sono ottenute uve destinate alla produzione di vino generico
 
In particolare, si ha tempo fino a mercoledì 25 maggio 2016 per il rilascio telematico sul portale Sian della domanda di aiuto da compilare e far pervenire, in formato cartaceo, alla sezione Agricoltura della Regione Puglia, entro il 26 maggio, secondo le stesse modalità inserite nell’allegato A della Determinazione regionale del 21 aprile 2016 n.154, pubblicata sul Bollettino ufficiale Regione Puglia n.47 del 28 aprile 2016.
 
"La misura Vendemmia verde, inserita nel Piano nazionale di sostegno vitivinicolo - dichiara l’assessore all’Agricoltura della Puglia Leonardo di Gioia - rientra nella politica regionale indirizzata al perseguimento degli obiettivi di miglioramento della qualità di vini Docg, Doc e Igt attualmente prodotti e, altresì, di diversificazione della tipologia degli stessi, attraverso il rafforzamento del processo. Due capisaldi strategici per il settore vitivinicolo regionale. Per la Campagna 2016 è prevista una dotazione finanziaria complessiva di circa un milione e 300mila euro”.
 
Sono, ad oggi, circa 120 le ditte viticole di tutta la Puglia che hanno presentato domande per una superficie complessiva di oltre 200 ettari.
"Un dato importante che ci conferma la volontà, da parte dei nostri produttori, di investire in eccellenza nel lungo periodo, eliminando i cosiddetti vini generici" sottolinea Di Gioia.