L’Agenzia governativa per le erogazioni in agricoltura viaggia con un ritardo di centinaia di milioni di euro sui pagamenti diretti dei titoli Pac e delle misure a superficie dei Programmi di sviluppo rurale: un problema che ha colpito soprattutto alcune Regioni del Sud e che ha sullo sfondo i timori che questi ritardi possano alimentare un rallentamento dei pagamenti nella nuova programmazione Psr, ormai in fase di lancio dei bandi.
 
E proprio ieri il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, rispondendo ad una interrogazione urgente al question time della Camera dei deputati, ha detto che Agea pagherà a breve 7 mila agricoltori per 35 milioni di euro e che entro giugno perverrà il completamento dei pagamenti dei saldi rimanenti.

L’interrogazione al ministro - a firma congiunta di numerosi parlamentari membri della Comagri - era scaturita da una istanza loro pervenuta dalla Commissione Agricoltura della Conferenza Stato Regioni, presieduta dall’assessore della Regione Puglia Leonardo di Gioia, che aveva fatto propria la sollecitazione dell’assessore all’agricoltura della Regione Basilicata, Luca Braia.  
 
Su tanto si registra la reazione dell’assessore alle Politiche agricole e forestali della Basilicata, Braia alle dichiarazioni di Martina.
 
“Abbiamo chiesto al Governo un intervento urgente ed incisivo per superare la gravità della situazione che si è creata a causa del ritardo accumulato nel procedere ai pagamenti della domanda unica e dello Sviluppo Rurale della Pac 2015 e al rilascio dei titoli definitivi per la Pac 2016 – dice Braia, che sottolinea - andremo avanti nella pressione politica e istituzionale sino alla soluzione dello sblocco dei pagamenti agli agricoltori dal parte di Agea”.
 
Braia ha inoltre colto l'occasione per ringraziare i parlamentari  della Commissione Agricoltura della Camera che hanno presentato al ministro Martina l’interrogazione urgente sulla vicenda dei pagamenti diretti.
 
Sulla risposta del ministro Martina, Braia ha detto. “E’ una risposta ed un impegno che monitoreremo giorno dopo giorno per verificarne il totale rispetto, perché è fondamentale per gli agricoltori d’Italia, e della Basilicata in particolare, ricevere il residuo dei pagamenti ad oggi sospeso che ammontano a circa 40 milioni di euro. Pesanti rimangono quindi le conseguenze dei mancati pagamenti per i nostri agricoltori che diventano veri e propri ritardi competitivi”.