Confermata l'irruzione fredda del Ponte festivo del 25 aprile. Come accennato nell’editoriale settimanale, si tratta di un tipico scenario barico invernale, con l’elevazione di un vasto campo anticiclonico nell’Atlantico settentrionale che richiamerà masse di aria d’estrazione artica verso l'Europa e l'Italia. 
Attesa quindi una netta flessione termica in concomitanza di una vivace fase maltempo proprio in corrispondenza delle festività della Liberazione.
In sole 24 ore, tra la giornata di oggi 23 aprile e quella di domani, si perderanno in media sino a 6-8°C lungo tutta la Penisola, anche qualcosa in più sulle Regioni tirreniche, ove la ventilazione occidentale sarà più acuta.

L’aria fredda scandinava irromperà con violenza sull'Europa centrale, riportando un quadro quasi invernale che innescherà in un primo momento forti contrasti termici con un generale peggioramento ed a seguire - durante le ore più fredde di martedì 26 e mercoledì 27 - possibili gelate lungo le valli e nelle pianure interne del Nord.

Secondo gli ultimi aggiornamenti tra le aree maggiormente a rischio rientreranno gran parte delle vallate alpine ed i settori di pianura tra Lombardia, Emilia e Piemonte.

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