Per certificare l’origine e l’autenticità del vino, Cantina Laimburg ha deciso di apportare sulle proprie etichette uno speciale Qrcode per contrastare il fenomeno delle frodi: l'app sarà presentata il prossimo 13 maggio al Podere provinciale della Cantina Laimburg a Ora/Vadena (Bz). Su ben 8.000 bottiglie del suo rinomato Cabernet Sauvignon Riserva Sass Roà, compare infatti il codice bCerty, un servizio che rende unicairriproducibile ogni singola bottiglia di vino mediante un algoritmo proprietario. Questo strumento digitale tutela sia le cantine dall’essere vittime di plagio, sia il consumatore che troppo spesso viene attirato da prezzi convenienti che gli consentono l’accesso anche ai vini più prestigiosi.
 
L’evento sarà rivolto ai produttori altoatesini, al Consorzio Vini Alto Adige, al Consorzio Vini del Trentino, alla Camera di commercio di Bolzano, all’Idm Südtirol-Alto Adige e alle autorità del territorio, in collaborazione con Ellegi Trento srl.
 
BCerty è un sistema brevettato, nato dall’idea della start-up DigiCanDo, che permette di verificare l’autenticazione del marchio registrato, la tracciabilità del prodotto, la certificazione della proprietà e non solo: bCerty ha anche un carattere social, infatti effettuando l’accesso semplicemente con il proprio smartphone, gli utenti possono leggere i commenti certificati lasciati sui prodotti, condividere con gli amici le proprie esperienze d’acquisto ed accedere a contenuti extra, come ad esempio foto, video, descrizioni, schede tecniche e la gamma completa del brand desiderato. In questo modo i consumatori sono sempre aggiornati sulle novità del mercato e riescono ad instaurare un rapporto di interazione diretta con il prodotto e il produttore. L’applicazione, inoltre, fornisce un servizio di analisi dei dati statistici provenienti dagli acquisti effettuati dagli iscritti, informazioni utili alle aziende per costruire strategie di marketing efficaci.
 
BCerty copre più settori merceologici, le cui aziende vengono tutelate sia grazie alla verificabilità dei loro prodotti che tramite la certificazione dei commenti dei consumatori” afferma Ilaria Della Giustina, referente della start-up DigiCanDo, spiegando inoltre che solo chi effettivamente acquista il vino e ne entra in possesso può lasciare la propria opinione, per evitare casi di concorrenza sleale da parte dei competitor. “Quale migliore ambasciatrice, dove ricerca e sviluppo sono importantissimi, se non la Cantina Laimburg poteva essere selezionata per ospitare il lancio di bCerty?”, continua Ilaria Della Giustina, commentando la scelta della location per la presentazione della app.
 
Cantina Laimburg non è nuova all’adesione di iniziative di questo genere, proprio perché il Centro di sperimentazione agraria forestale, di cui fa parte, ha come punto focale l’innovazione. Già nel 2014 era stata la prima realtà vitivinicola a livello nazionale ad aver adottato il Tag Nfc (Near field communication) per i propri vini: un chip che permette di accedere a contenuti extra riguardanti la cantina e i relativi vini. Cantina Laimburg dimostra costantemente il proprio interesse verso l’innovazione tecnologica, soprattutto a garanzia dell’autenticità dei propri vini, patrimonio enologico e culturale dell’Alto Adige.