Per poter edificare in zone agricole colpite oggi da Xylella fastidiosa occorrerà attendere sette anni a decorrere dall’avvenuta trasformazione urbanistica delle aree. E’ questa la norma contro la speculazione edilizia che il Consiglio regionale della Puglia ha recentemente approvato per le zone dove è presente il batterio killer degli olivi.

Il consigliere regionale Sergio Blasi (gruppo Pd) aveva inizialmente proposto la legge antispeculazione, che ha avuto un iter piuttosto complicato, in un'altra forma: proponendo un termine di inedificabilità di quindici anni, scesi poi a sette, e con l'aggiunta della riserva che sarà comunque possibile eseguire opere pubbliche, purché immediatamente cantierabili e che abbiano superato la procedura di valutazione d’impatto ambientale e che siano tecnicamente connesse con altre opere pubbliche già presenti sul territorio oggetto della trasformazione e colpito dal batterio killer.
La norma è stata sostenuta dal presidente della Regione Michele Emiliano, ed ha trovato un solo voto contrario in consiglio. Ma durissima è stata la reazione di Coldiretti.
 
"Questa legge introduce un criterio di cautela in attesa che una situazione in divenire si cristallizzi". Ad affermarlo il presidente della Regione Puglia intervenendo a Bari nell'aula del Consiglio regionale durante la discussione generale della proposta di legge Blasi in materia di misure di tutela delle aree colpite da Xylella fastidiosa e dal complesso del disseccamento rapido dell'olivo (Codiro).

"Non incidiamo sulla pianificazione e quindi sulla potestà dei Comuni, non introduciamo un vincolo urbanistico, ma una prescrizione limitata nel tempo che rientra tra le potestà legislative temporanee, perché - secondo Emiliano - allo stato dell'arte la scienza non è ancora in grado di chiarire e noi non siamo in grado di capire se ci siano soggetti che intendano sfruttare situazioni per altri fini. Abbiamo introdotto anche una particolare deroga per le opere pubbliche che secondo me è molto ben scritta".
 
“La proposta di legge passata in Consiglio regionale è una lettura parziale dei bisogni dell’agricoltura salentina. Comprendiamo le preoccupazioni di una parte del Governo della Regione Puglia, ma in un contesto di disagio del territorio e delle imprese agricole da anni in attesa dei primi interventi operativi contro la Xylella Fastidiosa, non ci aspettavamo una norma di tale genere".
A pensarla così il presidente della Coldiretti Puglia Gianni Cantele che sulla legge Blasi auspica che ci sia ”in un prossimo futuro una capacità di lettura complessiva del fenomeno Xylella, poiché stiamo affrontando una patologia mai riscontrata prima al mondo e le imprese agricole si aspettano di essere accompagnate lungo il percorso necessario alla salvaguardia e alla promozione delle proprie attività e del paesaggio del Salento”.
 
“E' stato approvato un provvedimento che, pur riducendo da quindici a sette anni il lasso temporale - incalza il direttore di Coldiretti Puglia Angelo Corsetti - interviene sull’eventuale edificabilità, in uno scenario in cui gli imprenditori agricoli stanno chiedendo a gran voce che vengano individuate senza indugio le specie resistenti alla Xylella, perché non hanno alcuna intenzione di abbandonare i propri oliveti".

"Ci aspettiamo, dunque, che il Consiglio regionale si impegni ad attivare tutte le misure utili ad accompagnare le nostre imprese olivicole che oggi rischiano di non avere più alcuna fonte di reddito e a finanziare la ricerca - continua Corsetti - affinché il Salento diventi un laboratorio a cielo aperto, anche alla luce dei risultati dello studio dell’Efsa che ha confermato che il ceppo batterico di Xylella fastidiosa sub specie pauca è responsabile del Complesso del disseccamento rapido dell'olivo (CoDiRO), la malattia che sta disseccando gli ulivi. Va valutata anche l’ipotesi degli innesti di varietà che sembrano più tolleranti al batterio sugli alberi monumentali del nostro territorio, perché non possiamo lasciare nulla di intentato nella conservazione di un bene irriproducibile e di valore inestimabile per il territorio”.