La Commissione agricoltura della Camera ha approvato il Testo unico del vino.
L’approvazione del Testo è un passo in avanti molto significativo – sottolinea il ministro Maurizio Martina  A Vinitaly presenteremo nel dettaglio il provvedimento che è stato condiviso con tutta la filiera. A trent’anni dallo scandalo del metanolo l’Italia punta ad avere una sola norma di riferimento per il settore vitivinicolo, unificando, aggiornando e razionalizzando le leggi esistenti. Il testo unico è uno strumento fondamentale della nostra strategia di rafforzamento del vino italiano e del percorso di semplificazione che stiamo portando avanti. Ora è importante andare avanti nell’iter parlamentare e arrivare presto alla sua approvazione definitiva”.

Con il via libera al testo definitivo del Codice della vite e del vino abbiamo rispettato l’impegno che ci eravamo assunti un anno fa al Vinitaly di Verona – sottolinea Luca Sani, presidente della Commissione agricoltura a Montecitorio – Proprio al tradizionale appuntamento veronese illustreremo i provvedimenti nel dettaglio, con le ultime modifiche apportate all’articolo destinato all’approvazione entro poche settimane”.

So bene quanta attesa ci sia per il Testo unico – continua Sani – In questi due anni abbiamo affrontato un lavoro enorme che porta a un testo organico, in grado di dare ai produttori risposte complete sotto ogni punto di vista, costruite intorno ai due assi portanti della semplificazione amministrativa e della sicurezza alimentare. Principi che informano tutti i nove titoli in cui è articolata la legge, trovando una declinazione nel Sian, per semplificare gli adempimenti attraverso l’istituzione di una innovativa rete informatica di gestione, e nello schedario vitivinicolo del Mipaaf, mirato a contenere tutte le informazioni sul potenziale produttivo viticolo”.

Per quanto riguarda la questione della sicurezza alimentare, per Sani “sarà decisiva la competenza assegnata al Mipaaf del coordinamento delle amministrazioni coinvolte nei controlli, da effettuare attraverso il Piano annuale dei controlli e il Registro unico”.

L’idea è che la certezza dei criteri e delle modalità ispettive liberi le aziende da vessazioni e ostacoli di natura burocratica – conclude Sani – L’obiettivo è facilitare i produttori, facendogli cogliere le opportunità sui mercati esteri, dove c’è la possibilità di conquistare nuove importanti fette di mercato”.