E' un rapporto tormentato quello fra Unione europea e produzioni agroalimentari. Lo testimonia il servizio pubblicato il 23 marzo sul “Quotidiano Nazionale” che ricorda le numerose e incomprensibili scelte di Bruxelles su molti temi, dal latte in polvere nei formaggi allo zucchero nel vino. Che dire poi della eliminazione delle agevolazioni doganali per i piccoli produttori di vino, una decisione, come spiega “Libero” del 18 marzo, che potrebbe creare serie difficoltà alle nostre cantine.
Fa molto discutere anche il no alla clausola di salvaguardia sulla quale contavano i produttori siciliani di pomodoro pachino, argomento del quale si occupa “La Sicilia” del 20 marzo. Una decisione che fa montare la rabbia dei produttori e la “Gazzetta del Sud” del 22 marzo spiega che Il movimento dei forconi è già pronto a riprendere le proteste.
E ora si propone di togliere la data di scadenza dalle bottiglie di olio, notizia che arriva il 24 marzo dalle pagine di “Libero”. Ce n'è abbastanza per infuriare i produttori che in Puglia hanno inscenato manifestazioni di protesta le cui cronache si possono leggere il 24 marzo sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”.
Comprensibile è invece la scelta di Bruxelles di tagliare o annullare gli aiuti della Pac ai produttori che non rispettano le regole, in particolare in tema di salute pubblica. E' quanto si apprende da “Italia Oggi” del 23 marzo. Come pure è condivisibile il progetto comunitario di rendere obbligatorie le visite sanitarie negli allevamenti. Ne illustra i dettagli “Il Sole 24 Ore” del 21 marzo ricordando il ruolo del veterinario aziendale nella tutela della salute degli animali e dell'uomo.

Le notizia "buone"
Contribuisce a complicare la vita degli agricoltori la pesantezza della burocrazia nazionale sulla quale si sofferma “Il Foglio” del 21 marzo. Per fortuna arrivano anche notizie positive, come quella illustrata dal “Giornale del Piemonte” a proposito dell'accordo fra l'Associazione bancaria italiana e il ministero per le Politiche agricole per una moratoria sui mutui accesi dagli allevatori, oggi in difficoltà per la crisi del prezzo del latte.
Su questo tema interviene anche “Italia Oggi” del 23 marzo con un'intervista al presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari, che propone un sistema di assicurazioni che funga da ammortizzatore alle oscillazioni di mercato.
Altre notizie positive giungono da “Il Sole 24 Ore” del 19 marzo, che dà alcune anticipazioni sulle decisioni che saranno prese alla prossima conferenza Stato Regioni a proposito degli incentivi per la promozione del vino.
Grazie a due decreti arrivati a distanza di un giorno l'uno dall'altro, “La Nuova Venezia” del 22 marzo conferma la decisione del Governo di mantenere le agevolazioni previste per il gasolio destinato agli agricoltori.
Sul “Corriere della Sera” del 20 marzo si discute in merito al progetto di legge che prevede il divieto dell'abbattimento dei cuccioli, non solo degli animali da affezione, ma anche degli animali di interesse zootecnico, come ad esempio gli agnelli. Una scelta che potrebbe portare ad alcune complicazioni per gli allevatori.

Mercati con il segno meno...
Le maggiori preoccupazioni giungono tuttavia dai mercati, in particolare per olio e pomodori alle prese con le importazioni agevolate dai paesi del Nord Africa, argomento sul quale si sofferma con un ampio servizio il settimanale “Gente” in edicola il 19 marzo.
Non va meglio per gli agrumi calabresi dove negli ultimi cinque anni la produzione si è ridotta per almeno 5mila quintali, segno che la loro coltivazione, secondo il “Quotidiano del Sud”, non è più remunerativa. Le difficoltà del settore ortofrutticolo sembrano riflettersi anche sul mondo fieristico. Se ne parla su “Italia Oggi” del 23 marzo che si sofferma sulle rivalità fra Rimini e Cesena, che si contendono il ruolo di polo fieristico di riferimento per questo settore.
L'elenco dei comparti in difficoltà continua con il mercato delle carni. “Il Sole 24 Ore” del 23 marzo riporta i dati raccolti a fine ottobre sui consumi di carne, che fanno registrare un calo di oltre il 5% dopo l'allarme lanciato dall'Oms sulla loro presunta cancerogenicità, poi sconfessata.

...e quelli con il segno più
C'è anche chi va bene. È il caso del Lambrusco che vanta un primato delle vendite nei supermercati, come si apprende il 19 marzo da “Il Resto del Carlino”. Ancora in tema di vino “La Stampa” del 20 marzo, offre uno spaccato sulle esportazioni che vedono premiate le produzioni di qualità.
Si moltiplicano nel frattempo le iniziative per promuovere le nostre bottiglie sui mercati stranieri e fra le molte “Il Sole 24 Ore” del 21 marzo descrive la partecipazione del nostro Vinitaly alla mostra internazionale che si tiene a Chengdu, in Cina.
Segnali di crescita arrivano poi per mais e soia le cui quotazioni sono in leggero aumento, come si legge in una breve notizia pubblicata il 23 marzo da “Il Sole 24 Ore”. Nuove prospettive per l'export potrebbero passare da San Marino, al quale si sta rivolgendo la Russia per gli acquisti di prosciutto e Parmigiano Reggiano. Una “triangolazione” raccontata da “Il Resto del Carlino” del 20 marzo per aggirare i vincoli dell'embargo.

Riecco la Xylella
Si torna a parlare della Xylella per la possibilità di “dissequestro degli ulivi nelle aree considerate a rischio, come anticipa la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 18 marzo. Nello stesso giorno il “Quotidiano di Puglia” riporta le dichiarazioni del batteriologo Marco Scortichini secondo il quale una miscela di rame e zinco aiuterebbe le piante colpite a superare la malattia. Ma i danni della Xyllella restano notevoli, e ancora sullo stesso “Quotidiano di Puglia” del 21 marzo, si apprende che a causa di questo patogeno il 20% degli uliveti è già stato abbandonato.
Di Xylella si parla anche alla Corte di giustizia europea che ha respinto la richiesta di sospensione degli abbattimenti avanzata da alcune aziende. Ne dà notizia il 24 marzo “Avvenire”.
Restiamo in tema di patologie vegetali con la notizia pubblicata il 18 marzo su “Brescia Oggi” che offre alcune anticipazioni sui risultati ottenibili con i biostimolanti, che rappresenterebbero un'alternativa ad agrofarmaci e concimi. A proposito di agrofarmaci, le decisioni sull'utilizzo del glifosate sono rinviate a maggio. Così si è deciso a Bruxelles, dice la “Gazzetta di Parma” del 22 marzo.

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