L'agricoltura statunitense sta soffrendo. Colpa del dollaro forte che penalizza l'export e mette in difficoltà i mercati agricoli statunitensi, come si legge il 13 febbraio sulle pagine de “Il Sole 24 Ore”. Il dollaro forte ha come contropartita la debolezza dell'euro e in questo caso i vantaggi si riflettono sulle nostre esportazioni che continuano a crescere. Se ne discute su “Avvenire” del 13 febbraio con una intervista al presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, che pur soddisfatto dei buoni risultati sul fronte dell'export, auspica una ripresa dei consumi sul mercato interno. I numeri dell'export, come scrive “Italia Oggi” del 17 febbraio, sono davvero positivi. Infatti il valore delle esportazioni in campo alimentare sfiorano i 37 miliardi con un aumento del 20% in Usa e del 33% in Cina. Lo stesso argomento è affrontato su “Repubblica” che oltre a soffermarsi sui risultati dell'agricoltura, analizza i dati delle esportazioni in campo automobilistico, altrettanto positivi. Fra i prodotti di punta delle nostre esportazioni, come sempre, figura il vino che diventa strumento di promozione del territorio, come sottolinea “Il Tempo” in edicola il 14 febbraio. Numeri positivi nelle esportazioni anche per mele, kiwi e uva, come si apprende da “Il Resto del Carlino” del 13 febbraio.

Attenti all'import
Il buon andamento delle esportazioni lascia però aperte alcune difficoltà sul fronte delle importazioni, in particolare per il pomodoro di Pachino. È il caso delle produzioni che provengono dal Marocco e che giungono sui nostri mercati a dazio agevolato come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 16 febbraio. Preoccupazione anche per le importazioni di olio a dazio ridotto dalla Tunisia, tanto che l'Italia ha chiesto all'Unione europea di interrompere questi accordi, come evidenzia “Avvenire” del 16 febbraio. Accade il contrario per i pomodori pelati di provenienza italiana che sul mercato australiano si troveranno a pagare un dazio più elevato, come scrive “Italia Oggi” del 17 febbraio. Nello stesso giorno e sempre su “Italia Oggi”, si apprende che il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, ha incontrato il suo omologo russo, Aleksandr Tkachev, per cercare qualche via di uscita per l'agroalimentare italiano all'embargo che la Russia ha decretato per le importazioni provenienti dall'Unione europea. Come se non bastassero le difficoltà sui mercati, cresce l'impatto delle agromafie sull'agroalimentare, per un valore, scrive “L'Unità” del 18 febbraio, che raggiunge i 16 miliardi.

L'agricoltura nel “Palazzo”
Fra le iniziative del Governo che riguardano il mondo agricolo c'è la discussione sui circa 400 emendamenti al collegato agricolo alla legge di stabilità. Se ne parla sul “Secolo XIX” del 15 febbraio. Non meno importanti le decisioni in merito alle percentuali di compensazione dell'Iva che nel caso del latte, come si apprende da “Italia Oggi” del 16 febbraio, salgono al 10%. Il dettaglio della manovra Iva su latte e carne è poi trattato in modo più approfondito il 18 febbraio su “Il Sole 24 Ore”.
Nel frattempo le regioni procedono con l'applicazione dei Psr. Nel Lazio, scrive il “Corriere di Viterbo” del 16 febbraio, la Regione punta in particolare sui giovani ai quali sono destinati 70 milioni di euro a fondo perduto. In Sicilia l'obiettivo è quello dei mutui agevolati, ai quali sono destinati 15 milioni di euro, come si apprende dal “Giornale di Sicilia”.

Xylella e Ogm
Si torna a parlare di Xylella, lo fa la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 12 febbraio per un nuovo allarme infezione che si è presentato nel brindisino. Il giorno seguente è ancora la “Gazzetta del Mezzogiorno” che torna sull'argomento, questa volta per commentare l'ennesima sentenza del Tar, avversa al taglio degli ulivi anche nel caso questi siano infetti. Argomento poi approfondito il giorno seguente su “Il Sole 24 Ore”. Ancora in tema di Xylella, la “Repubblica” del 17 febbraio febbraio commenta il passaggio delle responsabilità dal piano nazionale a quello regionale, e ora sarà il governatore della Puglia, Michele Emiliano, a rapportarsi direttamente con Bruxelles. Il 18 febbraio il “Quotidiano di Puglia” commenta il decreto sulle aree indenni da Xylella, che ha riaperto le esportazioni dei nostri vivai. Infine una curiosità, con Giorgio Fidenato, l'agricoltore che si è visto distruggere i campi coltivati a Ogm, intenzionato a chiedere i danni dopo aver appreso che le ricerche sulla pericolosità degli Ogm erano false. Se ne parla su “Repubblica” del 16 febbraio.

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