Viaggia a tripla velocità il vino toscano diretto verso i Paesi extra Ue, con un aumento, nei primi nove mesi del 2015, nettamente superiore rispetto a quello nazionale. Secondo l’Osservatorio Business Strategies Paesi Terzi, a cura di Nomisma Wine Monitor, la Toscana in questi Paesi è infatti cresciuta del 29,4%, contro il 9% della media italiana.

Un risultato senza precedenti per la Toscana, raggiunto grazie al boom dell’export negli Usa (+47,3% contro il già ottimo +15,3% nazionale) ma anche con il salto di qualità sulla Cina (+44,9% contro +16,9%) e il Canada (+33,7% contro il 13,4%). L’elaborazione dell’Osservatorio – presentata in occasione del Buy Wine, in programma a Firenze il 12 e 13 febbraio, la due giorni di workshop B2B, di cui Business Strategies è partner, organizzata da Toscana Promozione – premia la regione anche sul brand. Secondo una survey realizzata presso un campione di 3.800 giovani Millennials Usa, la Toscana è infatti la regione vinicola italiana più conosciuta tra i giovani americani, con oltre un quarto dei Millennials (20-35 anni) che la collocano in pole position, a ben 11 punti percentuali di vantaggio su Sicilia e Veneto (scelte dal 16%).

Il sistema di promozione della regione si sta dimostrando il più evoluto sul panorama italiano - ha affermato Silvana Ballotta, Ceo di Business Strategies -, con una crescita e un posizionamento del vino toscano sui mercati extra Ue che stanno facendo da apripista per l’intero comparto nazionale. Una promettente combinazione di marketing, brand e qualitàha proseguito la Ceo della società fiorentina che cura l’internazionalizzazione di oltre 400 aziende del settore –, che ha reso il 2015 l’annata migliore di sempre per l’export extra Ue, con 5 Paesi terzi tra i primi 7 buyer internazionali e una quota che copre quasi i 2/3 del mercato estero toscano, una quota di gran lunga superiore a quella nazionale (47,3%)”.

Anche scorporando i dati regionali si evince l’ottima performance sui Paesi terzi: tutte le province, ad eccezione di Arezzo, superano la quota del 50% delle esportazioni con le vendite extra-Ue; a Firenze va la maglia d’oro (81,2%), seguita da Livorno (62,3%) e Siena (62,2%). Questo scenario positivo – secondo l’Osservatorio Business Strategies Paesi Terzi curato da Nomisma - deve rappresentare uno stimolo per continuare a investire in una promozione ragionata e sinergica: il vino toscano ha ancora potenziale inespresso, e con esso margini di crescita, specialmente per i consorzi emergenti.

Fonte dati: elaborazione Osservatorio Business Strategies Paesi Terzi, a cura di Nomisma Wine Monitor, su base Istat a settembre 2015.