Si è appena conclusa a Bologna l’edizione 2015 di Enologica. Un’edizione che, sotto la guida per il secondo anno consecutivo di Enoteca regionale Emilia Romagna, ha fatto registrare un incremento di pubblico e innalzato l’interesse di operatori e di giornalisti. Circa 5.000 le presenze complessive nell’arco delle tre giornate di svolgimento del Salone all’interno di Palazzo Re Enzo (21-22-23 novembre), tra visitatori, gli operatori del settore Horeca, che hanno presenziato soprattutto nella giornata del lunedì, a loro dedicata, mentre sono stati 130 giornalisti nazionali e regionali accreditati fra carta stampata, tv, radio e web, e venti quelli internazionali che hanno partecipato all'evento. Molto frequentati anche gli incontri con “Il teatro dei cuochi”, ospitati in undici locali del centro città, quest’anno incentrati sulla lavorazione della pasta ripiena e che hanno visto tra i protagonisti alcuni tra gli chef più rappresentativi di questa regione, da Gianluca Gorini a Ido e Adalberto Migliari, da Riccardo Agostini e Marta Scalabrini e Massino Spigaroli.
 
"La manifestazione è stata accompagnata da un grande successo di pubblico e gli espositori hanno dimostrato soddisfazione e apprezzamento per la qualità dei visitatori, attenti e interessati ad assaggiare i vini ma anche ad ascoltare la narrazione che contraddistingue ogni singola azienda e ogni singolo vino - Così Pierluigi Sciolette, presidente di Enoteca regionale Emilia Romagna ha commentato l'evento -. Sicuramente possiamo dire che Enologica si è trasformata in una vetrina indispensabile per la nostra produzione vitivinicola. Il percorso della via Emilia, rappresentato quest’anno anche dai tarocchi “rivisitati” in chiave enogastronomica, è l’ossatura della nostra comunicazione in quanto simbolo della capacità imprenditoriale di questa regione, di ottimi vini e ottima cucina inseriti in un territorio che merita sicuramente di essere scoperto, visitato, valorizzato".
 
Il curatore dell’evento, Giorgio Melandri, ha aggiunto: "Enologica è una piattaforma narrativa che riesce a coinvolgere sempre più persone e sempre più comunicatori. La presenza di giornalisti internazionali e nazionali sottolinea l’interesse che la nostra regione sta riscuotendo e la modernità della nostra anima popolare. È il frutto del lavoro che portiamo avanti da anni con il racconto dei nostri territori e del nostro vino. A questo si aggiunge il successo di pubblico che testimonia un ritrovato orgoglio regionale e il senso di appartenenza che la tradizione alimenta. Siamo una regione che guarda al futuro senza nostalgia e con molto ottimismo".
 
Piena soddisfazione è stata espressa anche dal direttore di Enoteca regionale Emilia Romagna, Ambrogio Manzi, che sottolinea: "Enologica è diventato uno degli appuntamenti di settore imprescindibile sul panorama nazionale. Questa edizione ha gettato le basi per il futuro diventando il punto di riferimento per la presentazione dei vini emiliano romagnoli a pubblico, operatori e giornalisti nazionali e internazionali". E conclude: "Nel momento in cui il settore fa sistema, siamo in grado di ottenere i risultati migliori, come testimonia l’attività svolta quest’anno a Enologica con i Consorzi - Consorzio Vini di Romagna, Consorzio Colli Bolognesi e Consorzio Pignoletto, Consorzio Lambrusco di Modena e Consorzio Lambrusco di Reggio Emilia -, che hanno collaborato attivamente non solo con la propria capacità aggregativa sui singoli territori, ma anche con un forte ruolo per la gestione dei press tour di domenica che hanno destato grande curiosità da parte dei giornalisti internazionali che hanno commentato positivamente l’esperienza nei diversi territori dell’Emilia Romagna".