Formazione, networking, promozione e business sono i capisaldi della seconda edizione del Wine2Wine 2015, in programma a Veronafiere il 2 e 3 dicembre prossimi.

Il forum dedicato al mondo del vino propone anche quest'anno agli addetti ai lavori workshop e incontri tecnici relativi al mondo business, IT e vino, con una serie di nuove iniziative volte ad aumentare le opportunità di aggiornamento su tutti gli aspetti che coinvolgono il vino, dalla produzione alla promozione sui mercati internazionali.

Dopo l'edizione del 2014, che ci è servita per testare la nostra nuova idea di servizio alle imprese – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – quest'anno presentiamo Wine2Wine nel pieno delle sue potenzialità, in linea con l'esigenza di innovare il nostro prodotto fieristico”.

26 i workshop in programma, suddivisi per sei aree tematiche: marketing e comunicazione, mercato internazionale, normativa, finanza, scenari di mercato, viticoltura e special workshop.

Oltre a questi nell'agenda dell'evento ci sono altri 16 appuntamenti, tra sessioni di networking per lo scambio di informazioni su mercati, trend, nuove tecnologie ed esperienze, oltre a speed dating b2b, con buyer selezionati provenienti dai mercati di importazioni più forti, ovvero Stati Uniti, Germania e Regno Unito.

Circa un centinaio i relatori, di cui la maggior parte provenienti dall'estero, in modo così da garantire respiro internazionale all'evento.
Tra questi Danny Brager, senior vice president per gli Stati Uniti dell'Area Beverage alcohol practice di Nielsen, Levi Dalton, wine-editor per Eater NY e conduttore del podcast “I'll drink to that”, che ha come pubblico gli operatori specializzati del mondo del vino negli Stati Uniti e con il quale è stata realizzata in via sperimentale una selezione di buyer in vista del Vinitaly 2015, e naturalmente già invitati al Wine2Wine.

Per quanto riguarda i focus sui mercati, oltre a quello americano, si farà il punto su Canada, Cina, Regno Unito, mercati emergenti dell'Est europeo e sulla Svezia.
In particolare, per il mercato scandinavo, davvero interessante per l'export italiano, ci sarà Erica Landin, curatrice di una rubrica per la più grande rivista vinicola svedese, e Sara Norell, capo del reparto acquisti di Systembolaget. Sul tema del potenziamento e della valorizzazione del brand aziendale sui social media interverrà tra gli altri Robert Joseph, fondatore di Wine International ed Editor at Large di Meningers Wine Business International.

La promozione del vino italiano nel mondo è certamente uno dei temi in primo piano, con due appuntamenti targati Business Strategies. Il 2 dicembre sarà in programma un incontro sull'Ocm promozione con Silvana Ballotta, ceo di Business Strategies, Paolo De Castro, il presidente di Federvini Sandro Boscaini, oltre a Luca Bianchi del Mipaaf e ai rappresentanti delle Regioni e delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato. Il 3 dicembre è in programma un incontro tra Silvana Ballotta e Jancis Robinson, scrittrice e giornalista del Financial Times, riguardo al tempo dell'internazionalizzazione extra-Ue.

Il tasso medio annuo di crescita delle importazioni di vino nei Paesi terzi tra il 2004 e il 2014 è stato del +7,7%, quasi il triplo rispetto agli acquisti nell'Ue – spiega Silvana BallottaNonostante questo fatturiamo quasi il 40% in meno rispetto alle esportazioni dei francesi e soffriamo sui nuovi mercati. E' arrivato il momento di uscire dai claim autoreferenziali e puntare decisamente su una promozione ragionata in grado di assecondare la qualità del nostro prodotto”.

Altri temi importanti saranno infine la fine dei diritti di impianto e il nuovo sistema di autorizzazioni, il wine packaging, le competenze per gli export manager, e le prospettive dei vini biodinamici.   

 
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