La Rete rurale nazionale ha reso disponibili nella tarda serata di ieri sul web le performance di spesa delle regioni d’Italia sui rispettivi Programmi di sviluppo rurale 2007-2013 aggiornate al 31 ottobre scorso. 

I vecchi Psr  dovranno completare il ciclo di spesa entro il 31 dicembre di quest’anno. A preoccupare – con livelli di allarme al massimo – è l’andamento della spesa pubblica ad ottobre nelle regioni meridionali in obiettivo Convergenza, dove l’avanzamento complessivo della spesa pubblica è attestato all’86,16%, contro l’84,21% registrato al 30 settembre scorso. Un progresso minimo rispetto a quanto resta da spendere.

Anche se in ottobre la Campania ha dato segni di decisa accelerazione nella spesa pubblica complessiva e in conto Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.

Tra le Regioni meridionali in obiettivo Competitività al 31 ottobre si segnalano la Sardegna, con un ritardo nell’avanzamento della spesa, attestata ancora all’83,55%, ed il Molise, che con l’87,34% di avanzamento della spesa perde definitivamente contatto con la media delle Regioni Competitività, che fa segnare ormai il 92,35%.

Entro il 31 dicembre di quest’anno alle Regioni del Sud in obiettivo Convergenza toccherà documentare spesa pubblica per oltre 994 milioni di euro con oltre 589 milioni di quota Feasr a rischio disimpegno automatico, pari complessivamente al 13,56% del totale loro assegnato. Queste Regioni partivano da una dotazione iniziale di 7 miliardi e 333 milioni di spesa pubblica, 4,3 dei quali in quota Feasr.

“L’analisi dei dati evidenzia, soprattutto per talune Regioni in Convergenza, la necessità di incrementare le rispettive capacità di spesa per evitare il disimpegno automatico delle somme al 31 dicembre 2015 – avverte Rete rurale nazionale, che sottolinea - al contrario, per taluni Psr (in particolare la Regione Veneto, ma anche le Province autonome di Bolzano e Trento e la Regione Valle d’Aosta), l’obiettivo di spesa sembra essere prossimo al raggiungimento”.

Per Rrn “La verifica delle spese sostenute nel mese appena trascorso consente di evidenziare la buona performance (in quota Feasr Ndr) della Regione Campania (22,15 meuro) e, a seguire, Piemonte (13,5 meuro) e Umbria (11,3 meuro)”.

Tra le Regioni che sicuramente preoccupano Rete rurale nazionale c’è comunque la Campania: perché entro il 31 dicembre dovrà darsi da fare, generando spesa pubblica per  271milioni di euro, tali da assorbire 166,3 milioni di quota Feasr, che ad oggi è non spesa per il 14,98% della dotazione iniziale.

Allo stato attuale la Campania si conferma come la Regione con il maggior arretrato nella spesa dei fondi europei per l’agricoltura in valore assoluto. Seguita a breve distanza dalla Puglia – 136,4 milioni di Feasr ancora da spendere – e dalla Sicilia: 124 milioni di Feasr che rischiano di tornare a Bruxelles.

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