Non solo i soliti noti, come mozzarella e Falanghina, ma microproduttori di melata, peperoni cruschi, nocciole, castagne, cipolle, alici, e lenticchie.
In Campania c'è un patrimonio di eccellenze gastronomiche e tesori d'arte tutto da scoprire fuori dalle consuete rotte turistiche. Si chiama “Insolita Campania” ed è parte del progetto di cooperazione interregionale Ruralità mediterranea finanziato nell'ambito del Programma di sviluppo rurale della Regione Campania 2007-2013 che si pone l'obiettivo di aggregare le eccellenze dei territori rurali in un'offerta omogenea.

Ed è ai cultori del turismo dolce e dell'enogastronomia che si rivolge il portale Ruralità ,editerranea presentato a Roma da cinque Gruppi di azione locale campani: Alto Casertano, Colline Salernitane, I sentieri del buon vivere, Titerno e Vallo di Diano.

''Oggi abbiamo aperto uno scrigno - hanno detto i rappresentati dei Gal - in una vetrina che, in chiave moderna e in una logica di sistema, offre consigli per godere di un turismo emozionale. Nella convinzione che le cose belle della vita non si imparano né si insegnano ma si incontrano''.

L'invito dei promotori è ''lasciati guidare'' perché ''ogni paese è un mondo'' e il sito propone una banca dati con almeno 300 risorse selezionate sotto il marchio "Ruralità mediterranea" dislocate in 115 Comuni che anche così vogliono combattere lo spopolamento.

''Per i viaggiatori più curiosi e appassionati di arte, natura e buona tavola arriva una sorta di navigatore che - come sottolineato dal presidente Cogea Massimo Ciarrocca - consente di pianificare un viaggio tra castelli normanni, la via delle orchidee selvatiche, e soste in agriturismo per poi avere informazioni fruibili in mobilità durante il soggiorno campano''.

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