L’istituzione di un tavolo tecnico per la gestione dei rischi  in agricoltura  e l’impegno a terminare entro la metà di settembre tutti i sopralluoghi richiesti sui territori danneggiati dalle avversità atmosferiche di metà agosto.
 
Sono questi gli impegni che ha preso il 20 agosto l’assessore regionale alle Politiche agricole della Basilicata, Luca Braia, a conclusione dell’incontro tenuto nella sede della Regione Basilicata di Matera con le organizzazioni professionali agricole Coldiretti, Cia, Copagri e Confagricoltura e con i Consorzi di difesa produzioni agricole (Condifesa).

Scopo dell’incontro: mettere a punto una serie di strumenti anche urgenti da utilizzare sistematicamente in corrispondenza di fenomeni che provocano danni agli agricoltori, ma non annoverabili tra le calamità naturali, come quelli di metà agosto

L’assessore Braia ha ascoltato le richieste dei responsabili delle organizzazioni agricole per meglio intervenire nel contrasto ai danni alle produzioni che con sempre maggiore frequenza si verificano nelle aree rurali produttive.

Tra le richieste delle organizzazioni agricole all’Ente Regione si segnalano: la pulizia dei canali di scolo gestiti dai Consorzi di bonifica, per favorire il regolare deflusso delle acque, l’incentivazione per accedere alle assicurazioni attraverso un incremento delle quote di contribuzione pubblica, una campagna di comunicazione per chiarire meglio agli agricoltori i vantaggi delle assicurazioni, l’immediato intervento degli uffici dipartimentali laddove si riscontra un danno, una gestione della disciplina forestale in un’ottica di difesa territoriale a vantaggio del settore agricolo e, al tempo stesso, l’attivazione di specifiche misure che vedano le imprese agricole direttamente beneficiarie di interventi di sistemazioni idraulico–agraria.

Dal canto suo l’assessore Braia ha dichiarato: “In futuro dovranno avere sempre più importanza uno specifico fondo mutualistico da istituire a tutela del reddito agrario, la possibilità di studiare misure per incrementare sino ad un 100% il contributo pubblico (oggi previsto al 65%) per stipulare le polizze, nonché la verifica di forme per rendere meno oneroso l’accesso agli strumenti Condifesa e fare in modo di anticiparlo totalmente al fine di incrementare quella percentuale di assicurati del 12% che è  ben poca cosa rispetto al 60% del Centro Nord".

“Tutte le decisioni in merito alla delicata questione- ha quindi concluso Braiadovranno comunque essere discusse nel tavolo tecnico per la gestione dei rischi che sarà composto da Regione, organizzazioni agricole e consorzi di difesa e che deciderà le strategie per affrontare  di volta in volta le emergenze e le calamità”.