E’ in queste ore in fase di adozione, da parte della Protezione civile, il Piano stralcio di contrasto alla Xylella fastidiosa, proposto dal commissario delegato di governo, Giuseppe Silletti. Lo apprende AgroNotizie da fonti confidenziali vicine alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il nuovo piano Silletti prevede tutte le azioni di lotta al batterio non contemplate espressamente, ma autorizzate, dalla Decisione del Comitato permanente per la salute delle piante della Commissione europea di Bruxelles del 28 aprile scorso e tutte le misure di sostegno economico non previste nel decreto di declaratoria di stato di calamità fitosanitaria, firmato lunedì scorso dal ministro Maurizio Martina e annunciato durante la visita a Lecce.

Sul piano delle azioni di contrasto e contenimento della Xylella fastidiosa, il commissario aveva dato ampie anticipazione nella seconda metà di maggio: la prosecuzione delle buone pratiche agricole (erpicatura, aratura, eliminazione sterpaglie), che hanno dato ottimi risultati, tagli degli alberi infetti effettuati dagli stessi agricoltori o dagli stessi proprietari delle piante, nei termini decisi dalla Commissione. Uso contenuto di agrofarmaci, proprio perché l'aratura dei campi ha diminuito la presenza del vettore sui terreni di circa il 90 per cento.
 
Sul piano dei ristori economici, l’adottando piano stralcio Silletti contiene una quota dei rimborsi. Infatti, una parte dei 13 milioni di budget del Commissario di protezione civile verranno impiegati – in forza di specifiche ordinanze di Protezione Civile - per la copertura dei danni subiti dalle aziende vivaistiche non agricole, dalle aziende agricole con danni sotto il 30% e dai proprietari di uliveti non agricoltori.

Sono previsti risarcimenti per ogni eventuale albero abbattuto. Per i vivaisti vengono previsti anche contributi per una serie di investimenti che aiutano a certificare indenni le piante, come ad esempio quelli in sistemi di protezione contro insetto vettore.

Il piano stralcio Silletti in uno completa le azioni di contrasto imposte da Bruxelles e completa gli interventi di sostegno al reddito degli agricoltori previsti nel decreto di declaratoria di stato di calamità naturale: dove su un budget di 11 milioni sono contemplate le sole aziende agricole che abbiano subito danni per oltre il 30% dal batterio. Infine, il piano consente di riprendere gli abbattimenti con una certa celerità, anche perché la visita di lunedì di Martina a Lecce era stata accompagnata dalle rampogne del Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis.
 
“Ci sentiamo molto vicini alla Puglia e siamo pronti a sostenere la sua economia. Ma quello che ho visto mi preoccupa. E’ una situazione che può espandersi, contagiare altre varietà. Abbiamo perso molto tempo ed ogni giorno si mettono gli ulivi a rischio. Bisogna abbattere gli ulivi ammalati per salvare gli altri".  Si era espresso così lunedì scorso a Lecce il commissario Ue alla Salute e alla sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis proprio nella conferenza stampa tenuta al termine della riunione in prefettura con il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano ed esponenti della società civile pugliese.
 
Il riferimento del commissario Andriukaitis agli abbattimenti è relativo alla zona tra la provincia di Lecce e quella di Brindisi, la cosiddetta area cuscinetto, dove, secondo l'Unione europea, occorre abbattere gli ulivi malati e tutte le piante che si trovano in un raggio di 100 metri per creare un cordone sanitario. Quanto alla zona interna del leccese, sono state autorizzate misure di contenimento, visto che la situazione è considerata non più risolvibile.