Le aziende agricole avranno la possibilità di richiedere quote aggiuntive di carburante agricolo a prezzo agevolato per far fronte alle maggiori esigenze di irrigazione. Lo comunica l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli.

Le alte temperature di questi giorni e l’assenza di precipitazioni stanno facendo sentire i loro effetti su molte colture annuali e permanenti – spiega Caselli - e rendono necessari ulteriori cicli di irrigazione. Per questo stiamo predisponendo la delibera che darà alle aziende agricole la possibilità di ricevere quote aggiuntive di carburante”.

Il provvedimento sarà approvato dalla Giunta regionale nella prima seduta utile, dunque già nei prossimi giorni, e rientra nelle possibilità previste dal ministero delle Politiche agricole a favore delle Regioni nel caso di andamenti stagionali particolarmente caldi e siccitosi. 

L'allarme era stato lanciato nei giorni scorsi dalle organizzazioni agricole, tra cui Coldiretti Emilia Romagna. 
A causa del caldo al di sopra della media del periodo, si registra un maggiore impiego dei mezzi per l’irrigazione dei campi - aveva spiegato Claudio Maschi, responsabile della Commissione Ambiente e territorio di Coldiretti Piacenza - che ha ridotto fortemente la disponibilità di gasolio agricolo delle aziende.
Il rischio dunque è duplice: da un lato, il pericolo di non poter più irrigare e quindi di non riuscire a portare a compimento il ciclo produttivo di alcune coltivazioni come angurie, meloni, pomodoro, barbabietola da zucchero e uva ma anche mais e foraggio per alimentare il bestiame, e, dall’altro, il pericolo di non poter far funzionare i mezzi per la raccolta e il trasporto
”.

Le temperature record di luglio (massime superiori di 4 gradi e minime superiori di 3,5 gradi la media del periodo) – afferma Coldiretti Piacenza – stanno mettendo a dura prova tutti gli impianti di irrigazione messi sotto sforzo per riuscire ad evitare che il caldo eccessivo “bruci” il raccolto. La conseguenza è un forte aumento dei costi di produzione e soprattutto un calo sostanzioso delle riserve di carburante agricolo.