Chi inquina di più: l’insalata in busta o quella fresca? Sotto il profilo ambientale, sono meglio le galline allevate all’aperto o quelle in gabbia? E siamo sicuri che i prodotti a Km0 abbiano sempre gli impatti più ridotti? E la carne, quale scegliere se vogliamo alleggerire la nostra impronta sul pianeta? E che dire del cibo biologico? E gli Ogm? Ogni giorno ci facciamo domande come queste, e spesso le risposte a cui arriviamo sono basate su dati parziali o inesatti.

Scritto da uno specialista di valutazione del ciclo di vita dei prodotti, Massimo Marino, e da un esperto di marketing, Carlo Alberto PratesiIl cibo perfetto fa chiarezza in un settore in cui il dibattito spesso assomiglia a una guerra ideologica tra schieramenti opposti.

Gli autori analizzano con la metodologia lca tutte le fasi di produzione degli alimenti – in campo o negli allevamenti, trasformazione industriale, confezionamento, distribuzione e consumo – e ne definiscono in modo scientificamente rigoroso gli impatti ambientali. Anche se la cosa può scontentare qualcuno, non esistono ricette facili, e ogni scelta alimentare ha conseguenze complesse, con vantaggi e controindicazioni tanto per noi – come individui consumatori e come parte di una collettività – quanto per l’ambiente.


Titolo: Il cibo perfetto

Editore: Edizioni Ambiente

Pagine: 168

Prezzo: Euro 20,00

In libreria: giugno 2015