La Commissione Europea ha adottato il 2 luglio scorso il Programma di sviluppo rurale della Regione Molise che delinea le priorità della Regione per l'utilizzo dei circa 210,47 milioni di euro di spesa pubblica - quasi 101,02 milioni di euro dal bilancio Ue e 109,45 milioni di euro di cofinanziamento nazionale - per il periodo 2014-2020.

Mercoledì a Campobasso la presidenza della Regione Molise organizzerà una conferenza stampa di presentazione del nuovo Psr 2014/2020.

Il Psr 2014/2020 della Regione Molise si basa su tre azioni fondamentali: tutela della biodiversità, miglioramento della competitività delle aziende agricole e miglioramento delle condizioni di vita nei centri rurali.

Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi relativi all'agricoltura e alle foreste sarà un compito non da poco, visto che circa 200.000 ettari saranno oggetto di impegni agro-ambientali per migliorare la biodiversità, le risorse idriche e la qualità del suolo. 
Il programma propone anche azioni per la gestione sostenibile degli ecosistemi e degli habitat, per evitare l'abbandono dei terreni agricoli e per la conservazione della biodiversità agricola, vegetale e animale.

Il 13% della superficie agricola sarà oggetto di contratti di gestione a sostegno della biodiversità, il 17% oggetto di contratti per la gestione delle risorse idriche e il 13% oggetto d'impegni per la gestione del suolo. Più di 8300 ettari riceveranno un sostegno per convertirsi all'agricoltura biologica, mentre per il mantenimento della produzione biologica saranno finanziati 6700 ettari.

Per ristrutturare e modernizzare le aziende agricole al fine di migliorarne la competitività, la regione sosterrà 200 progetti d'investimento e a più di 120 giovani agricoltori saranno concessi aiuti per l'avviamento di imprese.
La regione assicurerà, inoltre, il sostegno a 110 aziende agricole volto alla loro partecipazione a regimi di qualità riconosciuti a livello europeo e nazionale.

E sarà molto importante migliorare le condizioni di vita nelle aree rurali: il 63% della popolazione rurale beneficerà di strategie locali per il miglioramento delle sue condizioni di vita e circa il 60% di questa avrà migliore accesso alla banda larga.

Organizzazione della filiera agroalimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo: nell'ambito di questa priorità, la Regione intende concedere un sostegno a progetti integrati di filiera.
L'obiettivo è di incrementare e stabilizzare la redditività dei produttori primari, l'ammodernamento dei processi di produzione e il sostegno della produzione di qualità. La Regione intende incoraggiare approcci "dall'azienda agricola alla tavola" e varie forme di aggregazione in agricoltura, al fine di ridurre i costi e di migliorare la commercializzazione dei prodotti. Per raggiungere questi obiettivi, saranno sostenuti circa 300 progetti.