Positivo il bilancio di chiusura della 18esima edizione di Vinexpo 2015, tenutasi dal 14 al 18 giugno a Bordeaux.

n rialzo la fiducia da parte degli espositori, specialmente grazie alla ripresa del mercato cinese dopo due anni di flessione e grazie alla presenza dei buyer americani. Forte per l'appunto la presenza statunitense, favorita grazie al cambio euro/dollaro e dalla ripresa dei consumi americani.

Tanta partecipazione, inoltre, in un salone che ha celebrato una grande annata 2015, all'insegna del rinnovamento, con un'organizzazione espositiva del salone, rivolta verso il lago, il focus sugli abbinamenti cibi e vini, il programma delle conferenze decisamente audace, l'organizzazione di serate di networking. Sono cresciuti poi fino a 1000 gli appuntamenti tra espositori e visitatori all'interno degli stand. Numero dei visitatori stabile, circa 48500 visitatori, dato in linea con l'edizione 2013.

Importante poi l'apprezzamento che gli espositori hanno avuto nei confronti dei visitatori, riscontrando in loro profili maggiormente professionali e internazionali. Dal punto di vista della provenienza, sono cresciuti i visitatori cinesi (+14%), giapponesi (+5%), statunitensi (+15%), africani (+18%), dall'Oceania (+28%) e dal Sud Europa (+7%). Contrazione invece per i visitatori dei paesi tradizionalmente consumatori, come Francia, Germania, Regno Unito e Benelux, anche se il paese transalpino rimane comunque di gran lunga il primo paese in termini di visitatori del salone (64% del totale).

A Vinexpo si trova il meglio della produzione – sottolinea Lamberto Frescobaldi, Ceo di Marchesi de Frescobaldi – in quanto produttore devo condividere un'emozione. Ho apprezzato in modo particolare la qualità degli abbinamenti, cibi e vini proposti dai ristoranti. E' importante perchè, quando si degusta un buon vino, bisogna che il cibo sia all'altezza”.

Positivo anche il commento di Cecilia Muzzi, export manager di Cecchi. “Siamo una società che base il 70% del proprio fatturato sull'export. Partecipiamo a Vinexpo poiché il nostro obiettivo è senz'altro quello di vendere ma anche quello di scoprire l'attualità e l'evoluzione dei mercati. E' fondamentale scoprire le nuove tendenze, conoscere la vision degli altri produttori europei sul tema del packaging, gli assortimenti. Vinexpo è una piattaforma per scambiare idee, per confrontare la nostra strategia business per il presente e il futuro”.

Essere sommelier implica una formazione esigente e differenziata – commenta Paolo Basso, Meilleur Sommelier du Monde 2013 – è prioritario conoscere non solo i vini, ma anche la gastronomia e l'arte di servire una clientela esigente. Essere a Vinexpo vuol dire avere l'opportunità di degustare l'offerta mondiale, dai grandi vini a quelli più accessibili. Ma anche di affinare le proprie conoscenze e le proprie relazioni”.

Da citare l'importante novità della #DigiZone, che ha accolto blogger e opinionisti del web, confrontatisi su tecnologie, nuovi mezzi di comunicazioni e vitigni insoliti. Nel 2016, anno pari, Vinexpo si dividerà in due appuntamenti, in Asia, prima a Hong Kong (24-26 maggio) e a Tokyo (15-16 novembre). Nel 2017 si tornerà a Bordeaux, con un nuovo format di 4 giorni.