"Il cambiamento climatico ha determinato l’intensificazione di produzioni tropicali come banane e avocado e il caldo, che nei giorni scorsi ha attraversato la Sicilia, dimostra che sono scelte su cui si può puntare per assecondare l’andamento registrato dai dati Isac Cnr, che testimoniano l’aumento della temperatura media nel nuovo millennio".
Lo rileva Coldiretti Sicilia con riferimento a scelte produttive soprattutto di giovani imprenditori che si rivelano positive per le possibilità offerte dal mercato.

In Sicilia non solo fa più caldo: piove anche di più. E che il clima sia profondamente mutato lo dimostrano anche i dati delle precipitazioni di quest’anno. Secondo il Sias, Servizio informativo agrometereologico dell’assessorato regionale dell’Agricoltura della Sicilia, la piovosità nei tre primi mesi del 2015 è stata la più alta dal 2003 con punte di 454,8 millimetri di Agrigento, contro i 213,7 del 2003 e i 142,3 del 2008. Addirittura più che quadruplicata la pioggia nel catanese rispetto al 2004 quando, sempre nei primi tre mesi, erano caduti solo 129,8 millimetri contro i 562 di quest’anno.

Sono state proprio le alte temperature e gli scarsi risultati economici a portare anni fa Andrea Passanisi ad estirpare l’agrumeto a Giarre, in provincia di Catania proprio ai piedi dell’Etna, e scegliere un frutto come l’avocado, ricco di qualità organolettiche e sempre più richiesto anche per arricchire la cucina salutistica. Così come il caldo ha comportato l’aumento della produzione di banane, coltura da sempre molto diffusa in Sicilia, a Palermo, ad opera di un’altra giovane imprenditrice: Letizia Marcenò.

“Si fa di necessità virtù, ma c’è anche molta preoccupazione – commentano il presidente e il direttore della Coldiretti siciliana, Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo  - perché proprio il clima rischia di limitare il patrimonio di prodotti tradizionali che hanno una stagionalità ben definita. Di certo bisogna adeguarsi al cambiamento e trovare soluzioni che possano comunque garantire il settore agricolo e cavalcare le innovazioni”.