Cambio della guardia all’assessorato all’Agricoltura della regione Basilicata.
Con una lunga lettera inviata al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), l'assessore regionale della Basilicata all’Agricoltura Michele Ottati – che era in carica dal dicembre 2013 – ha ufficializzato ieri le sue dimissioni.

A sostituirlo, nelle prossime ore, da quanto si apprende, sarà l’esponente Pd, di area renziana, Luca Braia. Anche se da più parti è atteso un vero e proprio rimpasto in giunta a Potenza. E che in ogni caso non dovrebbe entrare in conflitto con la nomina di Braia.

E’ proprio Ottati, nella lettera di dimissioni indirizzata a Pittella a scrivere: “A Luca Braia, che tu mi hai annunciato sarà il nuovo assessore all’Agricoltura, faccio i miei auguri, con un forte, fortissimo "in bocca al lupo", nella certezza tuttavia di lasciargli in eredità un Dipartimento in buona salute”.

Ottati, nella lunga lettera inviata a Pittella non spiega nel dettaglio i motivi delle dimissioni, ma lascia intendere di aver accettato l’incarico di assessore all’Agricoltura “per un tempo limitato” e dichiara comunque di rimanere a disposizione.

Michele Ottati, figlio di agricoltori lucani immigrati in Belgio, era entrato nel 1975 nei ruoli di funzionario della Direzione Generale Agricoltura a Bruxelles, dove aveva raggiunto il grado di Capo Unità di gestione dei mercati agricoli dell’Unione.
Una volta in pensione, tornato nella sua terra, Ottati aveva messo la sua esperienza al servizio dell’ente Regione: “Ho tentato, con i pregi e i difetti che fanno parte della storia di un uomo innamorato della propria terra, di dare una mano alla Basilicata e alla sua gente. Spero di esserci riuscito – scrive Ottati nella lettera di dimissioni e aggiunge - ma soprattutto spero di essere ricordato come il figlio del minatore venuto da Bruxelles che negli anni della maturità ha voluto dare un esempio ai tanti lucani di successo che vivono all’estero.
Per dire loro: è ancora possibile, anche da pensionati, riservare una parte del proprio tempo e del proprio impegno tanto agli affetti familiari, quanto alla propria terra. Alla propria regione. Ad una Basilicata pronta ad accogliere i suoi figli migliori, interessati a mettersi in gioco – come io ho tentato di fare - per il bene dei lucani”.