Non solo giardini ornamentali verticali, ma anche veri e propri campi con piante ad uso alimentare. È questa la sfida di Green Wall Israel, azienda che ha sviluppato un innovativo sistema per creare "pareti viventi" adatte sia per ricoprire gli edifici, sia per decorare i muri interni di uffici e abitazioni.

La tecnica, unica al mondo per efficacia, è visibile e toccabile con mano da tutti i visitatori di Expo2015. Il padiglione di Israele è infatti ricoperto da un muro alto dodici metri su cui cresce mais, grano e altri tipi di cereali.

Sono due le parole d'ordine per Green Wall Israel: risparmio di acqua e di spazio. Il clima secco di Israele ha costretto gli agricoltori a inventare sistemi di irrigazione estremamente efficienti, in grado di risparmiare la maggior quantità di acqua possibile, pur garantendo il benessere della pianta. Non a caso Israele è leader mondiale nei sistemi di irrigazione a goccia, utilizzati anche per le pareti verticali.

Arriviamo a risparmiare fino a cinque sesti dell'acqua utilizzata in altre tipologie di pareti verdi - spiega Giusi Ferone, l'architetto che ha curato il progetto di Expo2015 - Utilizziamo un sistema ad ala gocciolante e una micro-riserva che permette alle piante di crescere senza sprechi”.

L'irrigazione viene controllata da un software che ottimizza la distribuzione a seconda dell'esigenza delle piante. L'altro segreto dell'azienda israeliana è l'utilizzo di un terriccio speciale che nonostante lo spessore estremamente limitato è in grado di fornire nutrimento a quasi qualunque tipologia di vegetale.

Nata nel 2007, la Green Wall Israel impiega un sistema a moduli, facilmente intercambiabili, che permette alle piante di migrare da una cella all'altra, occupando gli spazi lasciati liberi da piante morte o che non hanno attecchito.

La prospettiva - spiega Ferone - non è solo quella di avere pareti ornamentali stupefacenti, ma anche quella di rendere la coltivazione di piante edibili possibile in ogni ambiente urbano, dove le costruzioni si sviluppano nella dimensione verticale”.
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