E’ record storico per le esportazioni di pasta dalla Campania, che nel 2014 sono salite a quota 418 milioni di euro, con un aumento del 12 per cento rispetto all’anno precedente.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat divulgata in occasione della visita in regione del presidente Roberto Moncalvo e della Giunta nazionale in vista dell’Expo, alla scoperta delle realtà radicate sul territorio che hanno però permesso all’Italia di ottenere i primati qualitativi, ambientali e di sicurezza alimentare nell’agroalimentare.

"Proprio la Campania - sottolinea la Coldiretti - è il maggior esportatore italiano di pasta, con penne e spaghetti che trainano l’intero comparto agroalimentare regionale, anch’esso in crescita (+2 per cento) nel 2014 fino a quota 2,7 miliardi di euro. Un risultato reso possibile grazie al lavoro delle imprese agricole presenti sul territorio".
"A spingere l’export di pasta è - sottolinea la Coldiretti – la decisa svolta nazionalista con la nascita e la rapida proliferazione di marchi che garantiscono l’origine italiana al 100 per 100 del grano impiegato". 

E’ il caso dello storico marchio napoletano “Voiello” visitato dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e dalla Giunta nazionale, che fa capo al Gruppo Barilla e che ora vende solo pasta fatta da grano esclusivamente italiano delle varietà coltivate in Abruzzo, Molise, Puglia e Campania.