Non mancano a Sud le fiere dedicate al mondo del vino, ma il mondo produttivo e le amministrazioni regionali guardano sempre al Vinitaly con un occhio di riguardo: perché Verona resta pur sempre la dogana per il Nord Europa, raggiunta la quale si possono appuntare le decorazioni al valore della crescita dell’export sul medagliare domestico. E c’è chi già punta su Expo Milano 2015 per concedersi un bis.

A non fare mistero della crescita mirabolante del settore vino, pur all’ombra della crisi, e con l’aiuto del Vinitaly, è la Campania: “Il vino campano è sempre più protagonista nello scenario nazionale e internazionale; basti pensare che anche nel 2014, anno difficile per un forte attacco mediatico rivolto al comparto agricolo campano, le esportazioni sono cresciute del 4,2% e il fatturato, in sette anni, è passato da 15 a 40 milioni di euro. Stiamo parlando di un comparto dalle enormi potenzialità e che noi siamo fieri di presentare nel corso della manifestazione di Verona a un pubblico di buyers ed esperti del settore”. Così Daniela Nugnes, assessore all’Agricoltura della Campania, che sottolinea: “Il Vinitaly, anche quest'anno, è stata un’occasione concreta per fare business. E' proprio per questo che la Regione ha scelto di essere presente e di accompagnare le imprese del comparto vitivinicolo che, a gran voce, hanno chiesto di essere identificate sotto il brand Campania”.

Una regione tradizionalmente forte nel settore vino, come la Puglia, è arrivata a schierare a Verona ben 118 produttori: “La Puglia del vino ha partecipato alla 49sima edizione del Vinitaly con un considerevole numero di produttori, storici e di nuova generazione – afferma l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni - a conferma dell'efficacia di questo appuntamento nel creare per le nostre aziende concrete opportunità di ampliamento dei network commerciali e di incremento del fatturato. Le istituzioni, sempre a loro fianco, sono state presenti con un ricco programma di attività collaterali per rafforzare il brand Puglia nel segno del percorso che, di anno in anno, ci ha consentito di registrare un costante aumento di notorietà e apprezzamento per i nostri prodotti da parte del pubblico italiano ed internazionale”.

La partecipazione della Basilicata enologica alla 49° edizione del Vinitaly di Verona si è concretizzata nel dispiegamento di 28 aziende nella collettiva regionale organizzata dal Dipartimento Politiche agricole e dall’Ufficio regionale del Turismo, con l’appoggio dei Consorzi di produttori “Qui Vulture”, “Matera Doc” e con la partecipazione dell’enoteca regionale lucana.

Le aziende – ha dichiarato in proposito l’assessore regionale alle Politiche agricole, Michele Ottati - malgrado la difficile congiuntura internazionale hanno avuto modo di rinsaldare i contatti con i partner commerciali italiani ed esteri. Ciò rientra, tra l’altro, nella positiva dinamica del comparto vitivinicolo italiano che mostra la sua vivacità e capacità di crescita complessiva. Nei numerosi incontri con esperti, buyer e operatori del settore- ha aggiunto Ottati- abbiamo avuto conferma che è necessario incrementare l’offerta per l’enoturismo al fine di coglierne le grandi opportunità. In tal senso sarà necessario focalizzare l’attenzione sulla comunicazione dell’offerta del territorio, sviluppando le strategie di attrazione enoturistica e a tal fine indispensabili dovranno essere le collaborazioni tra istituzioni e rappresentanti del mondo produttivo. Per il prossimo futuro valorizzeremo anche la Basilicata enologica a Milano Expo 2015 dove i nostri vini Doc, Igt e gli altri di eccellenza verranno presentati dall’8 al 23 maggio".