Numerosi i soci della Unione G. Coltivatori (Copagri) che hanno partecipato all' assemblea svolta a Faenza il 23 febbraio scorso. Lo scopo, si legge in una nota dell'Organizzazione, era quello di illustrare le principali novità normative e pratiche che sono presenti nella nuova Pac che va in vigore da quest'anno 2015. Inoltre per l'occasione si è approfondita anche la conoscenza della nuova Ocm (Organizzazione comune di mercato) vitivinicola che presenta numerose novità con risvolti economici e organizzativi futuri di notevole entità per i viticoltori.

Ad illustrare gli argomenti erano presenti: Luciano Guglielmetti responsabile del Caa Copagri nazionale e Marco Nannetti responsabile dell'Ufficio normativo del Cevico. Moderava la serata Gennaro Di Tirro, presidente della Ugc- di Ravenna.
Di grande interesse le due relazioni introduttive che hanno illustrato i contenuti salienti dei nuovi Regolamenti comunitari. I relatori hanno inoltre risposto alle numerose domande fatte dai partecipanti alla serata per chiarire gli argomenti più complessi.

"La soddisfazione dei coltivatori per l'iniziativa - continua la nota di Ugc -, è stata offuscata solo dalla consapevolezza che purtroppo anche questa volta la Comunità europea e il ministero delle Politiche agricole italiano non sono riusciti a semplificare la vita alle aziende agricole. Le nuove norme sulla Pac sono semmai ancora più complicate nell'applicazione che non quelle passate, commenta Ugc. Adempimenti cervellotici e complessi per riscuotere pochi euro per ettaro scoraggiano facilmente anche i produttori più pazienti".

Di Tirro ha dovuto constatare suo malgrado, raccogliendo lo stato d'animo dei produttori, che "la battaglia contro la burocrazia non è stata ancora vinta, ma richiederà ancora tanto lavoro per il futuro. Non bisogna scoraggiarsi e intanto cercare di cogliere le poche opportunità rimaste alle aziende per competere a livello comunitario. La conoscenza dei regolamenti intanto è il primo passo".