Gli italiani in bolletta nel 2014 hanno continuato a tagliare ogni tipo di spesa, anche quella per il cibo, come dimostrano i dati sulle vendite al dettaglio dei generi alimentari che hanno chiuso l’anno con una flessione tendenziale dell’1,1 per cento. Lo afferma la Cia, Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati Istat diffusi oggi, spiegando che ci sono ancora oltre 15 milioni di famiglie che “accorciano” lo scontrino alimentare, tagliando su quantità e qualità, perché hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese.

La realtà è che la crisi si è consolidata al punto che, nel 2014, non hanno ceduto solo gli acquisti nei piccoli negozi di quartiere (-2,6 per cento), finora più esposti agli effetti della recessione. Anche la spesa nella Grande distribuzione organizzata si è ridotta dello 0,5 per cento nell’ultimo anno -sottolinea la Cia- coinvolgendo sia gli ipermercati (-1,9 per cento) che i supermercati (-1,2 per cento). E questo nonostante l’aumento esponenziale di promozioni e offerte speciali, con un prodotto su tre sugli scaffali “a sconto”.

Solo i discount hanno mantenuto per tutto l’anno un trend costantemente positivo e hanno terminato il 2014 con un incremento del 2,4 per cento a livello tendenziale. D’altra parte -ricorda la Cia- sono 6,5 milioni le famiglie che ormai scelgono di fare la spesa quasi esclusivamente in questi “regni” del low-cost, che sono diventati a tutti gli effetti l’unica “via” praticabile per resistere alla pesante situazione economica del Paese.