Dal 1° febbraio basterà una procedura di certificazione per i prodotti biologici trasformati in Europa e in Corea del Sud. Lo hanno annunciato la Commissione europea e la Repubblica di Corea che hanno siglato un accordo di equivalenza, fino ad ora, infatti, erano necessarie due procedure di certificazione diverse.

Il commissario europeo dell'Agricoltura Phil Hogan ha dichiarato in merito all'accordo: "Il settore biologico continua ad essere uno dei più dinamici dell'agricoltura europea e la Repubblica di Corea è un importante mercato in crescita. Questo accordo ridurrà la burocrazia, soprattutto per le piccole e medie imprese e per i produttori europei sarà più facile esportare, stimolando così la crescita e l'occupazione. Questa è una buona notizia per i più di 200.000 agricoltori biologici nell'Unione europea, così come per le decine di migliaia di imprese in questo settore".

Rimuovendo i due sistemi di certificazione diversi, oltre alle tasse aggiuntive, le ispezioni e le pratiche burocratiche che comportavano, i produttori biologici avranno un accesso più facile ai due principali mercati dei prodotti biologici con un valore complessivo di oltre 23 miliardi di euro e 550 milioni di consumatori che chiedono sempre più alimenti biologici.

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