Il sonno della ragione genera mostri, si suol dire. Talvolta i mostri vengono additati nei campi coltivati, come accade per gli ogm, oppure ben altri mostri infestano la comunicazione, sempre a danno dei medesimi ogm.
Il popolo non li vuole” è infatti uno dei cavalli di battaglia dei detrattori nazionali del biotech, i quali ciurlano abilmente nel manico della diffusa ignoranza popolare per tirare l'acqua ai propri mulini. Un'ignoranza che purtroppo sfiora addirittura l’analfabetismo quando si parli di materie scientifiche. Solo in Italia? Mica tanto.

Un’indagine del Dipartimento di Economia Agraria dell'Università Oklahoma State rivela come più dell’80% degli Americani si sia dichiarato favorevole a inserire nelle etichette dei cibi apposite diciture in caso gli alimenti contengano Dna, ovvero il materiale genetico contenuto nei nuclei delle cellule vegetali o animali, ovvero quelle che compongo zucchine, pomodori, mele, bistecche e coratelle.
Questo almeno stando a un articolo apparso sul Washingtn Post, nel quale si apprende che più o meno lo stesso numero di persone chiederebbe l'etichettatura obbligatoria in caso gli alimenti contengano ogm.
Non è quindi per caso se oggi gli Americani, dopo averli coltivati e mangiati per vent'anni, all'improvviso mostrino di aver paura degli ogm, visto che manco sanno cosa sia il Dna.
Secondo l’economista Jayson Lusk, della Oklahoma State, forse le future etichette potrebbero essere scritte più o meno come segue:
 
ATTENZIONE: Questo prodotto contiene acido desossiribonucleico (Dna). È stato stabilito che il Dna è legato a una serie di malattie negli animali e nell'uomo. In alcune configurazioni, esso rappresenta un fattore di rischio per il cancro e per le malattie cardiache. Le donne incinte sono ad altissimo rischio di trasmissione del Dna ai propri figli”.
 
Una dicitura decisamente comica, la quale rivaleggia con quella che prevede le avvertenze dovute alla presenza di DHMO, ovvero il monossido di di-idrogeno. Questa sostanza chimica può infatti essere molto pericolosa e, nel silenzio generale, è presente in quasi tutti gli alimenti. Ciò ha scatenato vive proteste sul web da parte delle persone più attente alle questioni ambientali e sanitarie. Peccato che il DHMO altro non sia che… l’acqua.
Stupiti? Aspettate perché ora viene il meglio: sempre nel pezzo del giornale americano, si apprende come un sondaggio della National Science Foundation, svolto nel 2012, abbia scoperto che circa il 25% degli Americani non sa che la Terra gira intorno al sole e non viceversa. Detta in altri termini, un quarto degli Statunitensi in materia di astronomia la pensa più o meno come gli uomini ante-Galileo.
 
In tale Medioevo sociale, culturale e mediatico, non stupisce quindi che i soliti gaglioffi abbiano vita facile nel manipolare le opinioni popolari al fine di accaparrarsi consensi, i quali appaiono per lo più basati su subdole campagne disinformative spesso ascientifiche quanto a contenuti.
 
Ci si rammenti quindi di ciò la prossima volta che lo sgonnellatore anti-biotech di turno strombazzerà quel fatidico 75% di Italiani che non vuole gli ogm. Quella "maggioranza" è infatti da leggersi:
 
La quasi totalità degli Italiani non sa cosa siano gli ogm, né che circolano già nel Bel Paese da molti anni. Per di più, taluni non hanno nemmeno idea che esistano, gli ogm, e se possano o meno essere coltivati in Italia. Una minoranza poi li aborre, ma solo perché ostaggio di informazioni disoneste, mentre un'ulteriore minoranza nella minoranza li osteggia, unicamente per ragioni ideologiche. Ma dato che questo sparuto manipolo di oscurantisti è stato molto bravo a sedurre l’opinione pubblica, si è realizzata la condizione per la quale una minoranza è riuscita a plagiare la maggioranza, scippandone le opinioni”.
 
Non so altrove, ma a casa mia si chiama dittatura delle minoranze. E da voi?