Con l’introduzione della nuova etichetta l'Europa compie un nuovo importante passo verso il raggiungimento del suo obiettivo specifico di tutela dei diritti dei consumatori e di garanzia delle produzioni agroalimentari”.
Questo il commento di Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo sul nuovo sistema di etichettatura alimentare che entrerà in vigore domani.
Si conclude con successo un lungo percorso di confronto interistituzionale - ha concluso De Castro - in cui l’Europarlamento ha giocato un ruolo strategico nella definizione di nuovi e innovativi criteri di etichettatura per una sempre maggiore trasparenza e corretta informazione dei consumatori”.

Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha accolto l'entrata in vigore del nuovo sistema di etichettatura definendola "una questione cruciale".
"In Italia vogliamo andare ancora oltre, in particolare sull’origine delle materie prime - ha detto il ministro - Con questo obiettivo, dal 7 novembre scorso, abbiamo aperto sul sito del ministero una consultazione pubblica per sapere cosa i cittadini vogliono leggere sull’etichetta. Il sondaggio sarà aperto fino a fine gennaio e sono già 15mila le persone che hanno dato le loro risposte. Le useremo per proporre a Bruxelles nostre norme nazionali che rafforzino ancora la tutela del consumatore”. Sul sito del Mipaaf è possibile compilare il questionario composto da 11 semplici domande per esprimere la propria opinione e dare un indirizzo sulle future scelte politiche e legislative sulla materia.

Positivo anche il commento del presidente della Commissione ambiente, sanità  pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo, Giovanni La Via: “La nuova norma-  continua La Via – permetterà ai consumatori di sapere cosa stanno mangiando, ma sopratutto di poter distinguere la provenienza di un alimento, e quindi tutelare il made in Italy”. 

Meno soddisfatta la Coldiretti: "Un passo avanti importante, che tuttavia non impedisce gli inganni del finto made in Italy sugli scaffali".
Oltre la metà della spesa resta anonima - denuncia Coldiretti - per colpa delle contraddittoria normativa comunitaria che obbliga ad indicare la provenienza nelle etichette per la carne bovina, ma non per i prosciutti, per l’ortofrutta fresca ma non per i succhi di frutta, per le uova ma non per i formaggi,  per il miele ma non per il latte.

Cibi con l'indicazione di provenienza...
  • Carne di pollo e derivati
  • Carne bovina
  • Frutta e verdura fresche
  • Uova
  • Miele
  • Passata di pomodoro
  • Latte fresco
  • Pesce
  • Extravergine di oliva

... e quelli senza
  • Pasta
  • Carne di maiale e salumi
  • Carne di coniglio
  • Frutta e verdura trasformata
  • Derivati del pomodoro diversi da passata
  • Formaggi
  • Derivati dei cereali (pane, pasta)
  • Carne di pecora e agnello
  • Latte a lunga conservazione
  • Concentrato di pomodoro e sughi pronti
(Fonte: Elaborazioni Coldiretti)