Il nostro cibo, la nostra storia, il nostro mistero...”. Questo sarà il tema della partecipazione a Expo 2015 dell’Albania, all’interno del Cluster Bio Mediterraneo. Il fil rouge sarà la cultura albanese come crocevia di più anime, diverse tradizioni che si sono intersecate nel corso dei secoli. Ma anche della dieta mediterranea, che accomuna i diversi popoli che si affacciano sul grande mare che bagna diversi paesi, dalla Spagna alla Turchia.

La presentazione è stata organizzata ieri mattina con un workshop proprio sul tema “L’Albania verso Expo Milano 2015”, alla presenza, fra gli altri, dell’Ambasciatore d’Italia Massimo Gaiani, del ministro dell’Agricoltura Edmond Panariti, del viceministro dell’Economia Brunilda Paskali, del commissario generale dell’Albania per Expo Manjola Gjoni.

Proprio il commissario Gjoni ha dichiarato: “Cercheremo di far valere la nostra tradizione alimentare, fortemente legata alla nostra storia. Il nostro è un Paese che è stato per secoli un crocevia di culture, occidentali ed orientali e che per questo offre una varietà di cibi, che hanno unito attorno allo stesso tavolo tutti gli albanesi, musulmani, ortodossi e cattolici. Questo esempio di convivenza religiosa è un valore che noi vorremmo promuovere all’interno di Expo Milano 2015”.

Il Cluster Bio-Mediterraneo, cui partecipa l’Albania, sarà uno spazio condiviso, un villaggio comune animato da più voci, che nell’arco dei sei mesi di Expo Milano 2015 sarà gestito insieme da tutti i paesi che ne fanno parte - ha specificato Filippo Ciantia, direttore del progetto Cluster di Expo 2015 -. È un Cluster che non si basa semplicemente su un’aggregazione geografica. Piuttosto, si ispira all’idea dell’incontro tra popoli, culture e religioni, che ha dato vita a quella che è una dieta e uno stile di vita, conosciuto in tutto il mondo: la dieta mediterranea”.

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