E' giusta, ed era inevitabile, la scelta del Consiglio dei ministri di approvare lo schema di decreto attuativo delle disposizioni riguardanti la riforma della Pac. A dirla tutta non è il massimo, poiché tale approvazione arriva tardiva e sul fil di lana, ma tant'è e ne prendiamo atto: meglio ciò piuttosto che andare oltre i tempi necessari. Quanto s'è reso dovuto da parte del Governo dimostra, come abbiamo sempre sostenuto, che occorre una struttura di coordinamento nazionale per trovare in tali occasioni l'ottimale sintesi che meglio può prestarsi per valorizzare l'agricoltura italiana". Così il presidente di Copagri, Franco Verrascina, commentando il mandato deciso dal Consiglio dei ministri al titolare del dicastero delle Politiche agricole, Maurizio Martina ad adottare i provvedimenti d'attuazione della nuova Pac.

"Bisogna fare gli interessi del Paese - continua Verrascina -, un vero e proprio salto di qualità nella programmazione e nell'amministrazione dei fondi, e nella fattispecie bisogna farlo in un settore fondamentale per l'economia nazionale e per una società che, come dimostrano le rilevazioni dell'Istat di ieri, sta procedendo verso una deriva che relega le famiglie in condizioni tali da dovere ridurre sensibilmente anche l'approvvigionamento alimentare. No, quindi, ai particolarismi".

"Ora, nonostante concordiamo con il ministro Martina sul fatto che non siamo alla Pac che avremmo voluto - conclude il presidente di Copagri -, occorre sfruttare in pieno e bene le risorse comunque disponibili e spendere in modo qualificato e qualificante. I punti salienti della nuova Pac sono noti, occorre impegnarsi a fondo per consentire ai produttori agricoli di prepararsi adeguatamente all'attuazione e programmare nel modo più costruttivo e proficuo la propria attività”.