Ora le frontiere della Russia si bloccano per bovini, suini e avicoli. Questa volta la crisi Ucraina e le ritorsioni non c'entrano. La causa, almeno ufficialmente, è un'altra: la presenza di residui e sostanze indesiderate nei prodotti alimentari europei a base di queste carni. Lo spiega il 22 ottobre “Italia Oggi”, che si sofferma sulle conseguenze di questo inasprimento dell'embargo russo. Già in occasione del Forum Coldiretti a Cernobbio si era discusso dei danni subiti dall'agroalimentare italiano per il blocco delle frontiere russe, con una riduzione dell'export che secondo il “Giornale di Vicenza” del 19 ottobre arriva al 75%. Un crollo che era già stato anticipato il 19 ottobre da “Il Sole 24 Ore”. Ma a quanto pare i nostri prodotti sono apprezzati dai consumatori russi, tanto che stanno dilagando i falsi made in Italy, come scrive “La Stampa”. Le pesanti conseguenze dell'embargo russo sono al centro dell'articolo pubblicato da “Il Giornale”, assai critico sulle sanzioni conseguenti alla crisi Ucraina. Critica anche la posizione espressa il 23 ottobre da “Italia Oggi” che evidenzia come le ritorsioni pesino soprattutto sull'agroalimentare italiano

Un po' di soldi
Export e agroalimentare in difficoltà, ma per le aziende agricole sarebbero in arrivo due miliardi di euro. Lo scrive il “Corriere della Sera” del 19 ottobre riportando le dichiarazioni del ministro Maurizio Martina in occasione del Forum Coldiretti. Un “maxi piano”, lo definisce “Il Sole 24 Ore”, destinato a favorire la nascita di nuove aziende e a migliorare la competitività di quelle esistenti. Più modeste le disponibilità economiche che il Governo mette a disposizione della Lombardia in vista dell'Expo. Appena 50 milioni di euro si apprende il 17 ottobre dalle pagine de “Il Sole 24 Ore”. Il 20 ottobre, ancora su “Il Sole 24 Ore”, si legge che i benefici fiscali destinati alla piccola proprietà contadina sono usufruibili anche in caso di affitto. Non si allenta però la stretta della burocrazia sulle aziende agricole, sempre più sommerse dalle carte come denuncia “Italia Oggi” del 22 ottobre. Arriva anche il rinnovo del contratto che riguarda oltre un milione di operai agricoli. Se ne parla il 23 ottobre su molti quotidiani e fra questi “Libero” e “Avvenire

Ferite aperte
C'è chi deve fare i conti con le conseguenze del maltempo, come in Toscana dove i danni, scrive “La Nazione” del 17 ottobre, sono arrivati a 200 milioni. Non va meglio in Puglia e la “Gazzetta del Mezzogiorno” chiede il 22 ottobre che agli agricoltori alluvionati siano anticipati i soldi della Pac. Un vantaggio del quale possono già beneficiare le aziende emiliano romagnole grazie alla decisione di Agrae di anticipare gli aiuti comunitari. I dettagli si possono leggere il 18 ottobre su “Il Resto del Carlino”. Non sono previsti aiuti invece per i produttori di castagne con la produzione ferma ad un terzo rispetto allo scorso anno, secondo le valutazioni della “Gazzetta di Modena” del 21 ottobre. Tutta colpa del maltempo e del Cinipede, mentre in Puglia gli ulivi sono sempre alle prese con gli attacchi di Xylella. A questo proposito la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 22 ottobre ricorda che le uniche armi a disposizione sono l'eradicazione delle piante e l'impiego di insetticidi. Una breve notizia riportata il 17 ottobre dal “Corriere del Mezzogiorno” informa che a causa della Xylella la Regione Puglia ha chiesto la sospensione delle importazioni di piante dall'Olanda.

Eppur si innova
A tutte queste difficoltà il mondo agroalimentare reagisce con una incessante spinta all'innovazione. Così si possono interpretare le numerose notizie che illustrano nuovi risultati su diversi fronti. E' il caso ad esempio dell'impiego del siero di latte per riciclare l'eternit, ottenendo per giunta un vantaggio economico. Una procedura già tutelata da brevetto della quale fornisce alcune anticipazioni “Venerdì”, il magazine di Repubblica in edicola il 17 ottobre. Innovazione si nasconde poi nel “ritorno al passato” che alcuni intraprendenti giovani hanno realizzato rilanciando varietà di mais e di patate ormai dimenticate, argomento del quale scrive il “Corriere della Sera” del 20 ottobre. Complice il Salone del Gusto in svolgimento a Torino, alcuni media, come “Repubblica” del 22 ottobre, hanno dedicato approfondimenti su alcune colture, come ad esempio quella del pomodoro, riportando esempi di eccellenza qualitativa e imprenditoriale. E' così anche per “La Stampa”, con un servizio dedicato al riso. Al Salone del Gusto “Repubblica” del 23 ottobre dedica poi una serie di servizi fra i quali un articolo sul ruolo dell'agricoltura familiare come risorsa per sfamare il mondo.

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