Il Copa-Cogeca ha inviato una lettera ai membri del Parlamento europeo oggi esortandoli a rifiutare i piani della Commissione europea di riduzione e ridistribuzione della spesa agricola nel bilancio dell'Unione europea del 2015.

"È totalmente inaccettabile ora che gli agricoltori e le cooperative agricole sono confrontati a una crisi senza precedenti causata dall'embargo russo sulle esportazioni agricole per un valore di 11 miliardi di euro" ha avvertito il Copa-Cogeca.

In un intervento a Bruxelles il Segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha dichiarato: "I prezzi sono scesi di più del 50% per alcuni prodotti agricoli a causa dell'embargo russo. Non è questo il momento di ridurre la spesa agricola del 2015 e ridistribuire i fondi per altri scopi. Gli agricoltori non devono pagare doppiamente per questo embargo per il quale non hanno nessuna colpa. Non possiamo accettare un altro colpo al settore agricolo. Gli agricoltori si sentono abbandonati".

"Le misure adottate finora dalla Commissione europea per ridurre la pressione esercitata sui produttori colpiti dall'embargo sono state un passo avanti nella giusta direzione ma sono necessarie ulteriori misure mirate per evitare l'uscita dal settore di vari produttori. È totalmente irresponsabile da parte della Commissione pensare di ridurre i fondi quando gli agricoltori e le cooperative agricole hanno bisogno di tutto il sostegno possibile. Normalmente il 29% delle esportazioni europee di ortofrutticoli, il 24% delle esportazioni di carne suina e il 33% delle esportazioni di formaggio sono destinati alla Russia.  Gli agricoltori e le cooperative agricole però hanno ricevuto solo una minima parte del valore totale delle loro esportazioni come compensazione. Dato il previsto aumento della domanda alimentare del 60% entro il 2050, non possiamo permetterci di ridurre la spesa e mettere a repentaglio la produzione di derrate alimentari", ha dichiarato Pesonen.

Il Copa-Cogeca esorta gli eurodeputati e i ministri ad agire in modo responsabile e non accettare un altro colpo al settore agricolo. Fondi aggiuntivi e misure mirate sono fondamentali per garantire un settore economicamente sostenibile in futuro.