I ministeri della Salute e dell’Ambiente, sulla base di un'ampia e documentata istruttoria e tenendo conto in particolare delle determinazioni formulate dall'Istituto Superiore di Sanità, hanno escluso di poter consentire il ricorso all'uso eccezionale della molecola etossichina, già utilizzata per consentire la conservazione per lungo periodo della frutta. Sono state, infatti, sollevate rilevanti criticità relative al valore degli attuali residui rispetto al rischio per la salute degli utilizzatori e dei consumatori.
 
Vista la prioritaria necessità di garantire il massimo livello di sicurezza, i due dicasteri hanno ritenuto inammissibile concedere anche in via temporanea alcuna possibilità di uso in deroga.
"La decisione di alcuni Stati membri come la Spagna, che escludendo caratteristiche di tossicità ha ammesso l’uso del formulato per il trattamento della frutta, crea – spiegano i ministeri di Salute e Ambiente - un problema di concorrenza sleale per le imprese del made in Italy e soprattutto un pregiudizio per la salute che diventa necessario rimuovere attraverso l’immediata definizione di un percorso comune tra tutti gli Stati membri".