Bisogna partire dal biologico per incrementare reddito e occupazione. Con il progetto Filiere Bio 2020 lanciato insieme a Prober nei mesi scorsi, puntiamo su aggregazione, marketing per le imprese e un nuovo canale di e-commerce dedicato” – è il commento di Confagricoltura e Cia dell’Emilia Romagna alla chiusura di Sana 2014 che ha sancito il brillante andamento del settore biologico con un boom di vendite e di export (+17,3%) e un aumento di operatori e trasformatori (+5,4%).

L’obiettivo – rimarcano Confagricoltura e Cia regionali - è proprio quello di sostenere l’organizzazione delle filiere con metodo biologico stimolando la conversione al bio; favorire l’aggregazione attraverso gli strumenti offerti dall'Ue; sviluppare accordi interprofessionali tra produttori e imprese alimentari; supportare tecnicamente le aziende agricole per favorirle nell’acquisizione di nuovi mercati, aprendo anche un nuovo canale di e-commerce dedicato”.

In Emilia-Romagna ci sono ancora grandi potenzialità di crescita e il progetto Filiere Bio 2020concludono Confagricoltura e Cia dell’Emilia Romagna – intende cogliere appieno tutte le opportunità di finanziamento offerte dal nuovo Programma regionale di sviluppo rurale, che sono il 30% delle risorse disponibili, per consentire ai giovani e alle molte aziende in conversione, di trovare nel biologico una strada solida che possa garantire in futuro sviluppo e reddito”.