Procede con grande partecipazione da parte degli associati il ciclo d’incontri tecnici organizzati sul territorio da Confagricoltura Piacenza aventi l’obiettivo di condividere le informazioni relative alla nuova Pac. Indicazioni che possono risultare importanti al momento di pianificare la prossima campagna. “Il decreto ministeriale sulla nuova Pac 2015 -2020 non è ancora stato firmato – ricorda Giovanni Marchesi, responsabile del Servizio tecnico dell’Associazione -. Sulla base dello schema di legge che è stato da poco inviato a Bruxelles abbiamo deciso di fare le riunioni informative con gli agricoltori prima delle semine autunnali, pensando che potesse essere d’aiuto nella programmazione, anche se saranno sicuramente necessari successivi approfondimenti”.

Nel corso dell’incontro che si è tenuto lo scorso venerdì 5 settembre, a Cortemaggiore, tuttavia, il dibattito si è spostato anche sul nuovo Psr.  “Il nuovo Piano di sviluppo rurale – ha spiegato Marchesi – privilegerà le filiere e le aggregazioni di aziende. Oltre ai progetti presentati da cooperative e organizzazioni di produttori, godranno di priorità anche le proposte presentate da aziende costituite in associazione temporanea d’impresa o che avranno sottoscritto contratti di rete. La nostra provincia ha già mostrato grandi capacità progettuali con i progetti di filiera realizzati nella precedente programmazione, ora le aziende potranno sfruttare anche queste nuove possibilità”. 

ll documento approvato a livello regionale è stato inviato a Bruxelles per l’avvallo definitivo – sottolinea Luigi Sidoli, direttore di Confagricoltura Piacenza –, gli imprenditori agricoli hanno grandi aspettative su queste misure perché costituiscono, e in passato lo hanno dimostrato, un ottimo strumento al sostegno alla competitività e all’ammodernamento necessari, oggi giorno, per poter continuare a fare impresa”.  Confagricoltura sta, inoltre, monitorando con interesse l’evolversi delle possibilità legate al contratto di rete e ha esercitato anche un’efficace azione sindacale affinché questa innovativa e snella forma di aggregazione potesse essere ricompresa tra quelle ammesse come candidate prioritarie a presentare progetti d’investimento.

Con una lungimirante azione, fortemente voluta da Confagricoltura – ricorda Sidoli - il contratto di rete in agricoltura è stato introdotto nella legge sulla Competitività (che vara le misure di ‘#campolibero’). La nuova disciplina – spiega Sidoli - consentirà alle imprese agricole di mettere in comune i fattori produttivi (terreno, macchinari, strutture produttive) per accrescere e migliorare la produzione agricola e dunque favorire una maggiore competitività per le aziende, con importanti riflessi positivi anche di natura fiscale. Il contratto di rete, quale forma di aggregazione e cooperazione, rappresenta un valido ed efficace strumento sul piano economico e sociale per le Pmi agricole. Con le reti in agricoltura il mondo agricolo – conclude Sidoli - si appresta a diventare più moderno e organizzato, più innovativo e competitivo”.

Gli incontri tecnici sul territorio organizzati da Confagricoltura Piacenza si concluderanno questa sera, martedì 9 settembre, alle 20.30, nella sala riunioni della sede di Confagricoltura in via Colombo, n. 35.