Coldiretti ha stimato 706 milioni di euro di affari a rischio se il blocco dovesse concretizzarsi per un intero anno come annunciato dal premier russo Dmitrij Medvedev. In Veneto - secondo Giorgio Piazza, presidente regionale - si calcola una perdita di 30 milioni per formaggi, salumi e ortofrutta con danni a tutta la filiera.

In occasione della convocazione straordinaria della Commissione consiliare competente a Palazzo Ferro Fini a Venezia, Giorgio Piazza, appoggiando le linee di intervento adottate dal Consiglio regionale, ha ricordato la crisi del comparto frutticolo ormai strutturale segnata quest'anno dal maltempo e dal calo dei consumi oltre che dalle importazioni dall'estero. "L'embargo russo ha aggravato ulteriormente la situazione" ha commentato Piazza, sollecitando nell'immediato il sostegno finanziario per la conservazione e stoccaggio almeno per mele e pere al fine di alleggerire il mercato evitando così speculazioni e contingentando le vendite.

"La creazione, inoltre, di un polo scientifico ad hoc su Verona come potrebbe essere a Treviso per il distretto del vino o del latte - ha spiegato Piazza - sarebbe un investimento vero e proprio per accompagnare le aziende verso nuovi sbocchi con studi e ricerche di settore a disposizione delle diverse realtà per facilitare reazioni positive a simili vicende che diversamente rischiano di ingessare tutto il sistema economico veneto".