Abbiamo chiesto al ministro, anche in forza dell’attuale ruolo dell’Italia alla Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, di attivarsi al fine di tutelare le produzioni ortofrutticole che rappresentano un patrimonio nazionale e salvaguardare il reddito di migliaia di aziende ortofrutticole”. Questo è il commento del presidente di Unaproa Ambrogio De Ponti al provvedimento russo.

L’impossibilità di dare seguito agli accordi commerciali conclusi dalle nostre Op rappresenta un ulteriore danno per le nostre Organizzazioni, che già devono confrontarsi con un mercato difficile, determinato dalle negative condizioni climatiche che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, dalla contrazione dei consumi e dalla riduzione di prezzi di mercato che non coprono i costi di produzione. Un altro aspetto da non sottovalutare, considerata la durata del provvedimento adottato dalla Russia - sottolinea De Ponti - riguarda le ripercussione mercantili che interesseranno le produzioni autunno invernale. Il timore è che, venendo meno il mercato russo, la produzione europea possa trovare facile sbocco sul nostro mercato, a prezzi concorrenziali e con gravi ripercussioni nei confronti delle nostre produzioni”.

Ci auguriamo - auspica De Ponti - che le diplomazie internazionali non restino indifferenti a questo problema per noi vitale e confidiamo nell’impegno del nostro ministro e di tutto il Governo affinché il provvedimento russo sia revocato il prima possibile e vengano scongiurate le conseguenze drammatiche di questo embargo”.