Il tema dell’internazionalizzazione ha tenuto banco anche durante la terza giornata di Cibus. Dal convegno “L’internazionalizzazione del sistema alimentare italiano: Paesi target e strategie di sviluppo” (a cura di Sistemi Formativi Confindustria in collaborazione con Ice Agenzia, Istat e Federalimentare Servizi) è emerso che le aree di espansione sono l’Estremo Oriente, l’Africa e Paesi come il Messico e l’Argentina. La principale strategia è di rinforzare i mercati maturi attraverso gli accordi bilaterali, come quello con il Canada stipulato nel 2013 e quello con gli Usa da stipulare entro la fine dell’anno. I mercati del Giappone e l’Australia sono assai interessanti per i nostri prodotti biologici, come evidenziato nel corso del seminario “Eatalian Bio: destinazione Australia e Giappone per i prodotti italiani”. Il progetto è promosso e finanziato dal ministero dello Sviluppo economico e realizzato da Assocamerestero in collaborazione con le Camere di commercio di Sydney e Tokyo. Sono state sottolineate le opportunità di inserimento e di sviluppo in Giappone e in Australia per circa 40 aziende italiane. Il mercato australiano vale circa 1,27 miliardi di dollari con una crescita annua prevista del 15% mentre quello giapponese è in forte sviluppo e si prevede una crescita del 12% solo nel 2014.
Grande attenzione in fiera ai prodotti Kosher, una grande opportunità commerciale che aprirà ai produttori italiani le porte di un mercato enorme e in continua espansione, di cui si è parlato nell’incontro organizzato dalla redazione del giornale italiano Pagine Ebraiche.
In due workshop organizzati dalla società di consulenza Octagona sono state presentate le opportunità di export in India e nel Sud Est Asiatico. In India c’è un mercato potenziale di 300 milioni di persone interessate alla cucina italiana, mentre nel Sud Est Asiatico c’è grande interesse per il prodotto italiano, specie in Thailandia, Vietnam, e Indonesia, un Paese quest’ultimo dove il food italiano viene trainato dallo sviluppo della grande distribuzione.
Tra i tanti convegni tenutisi nella terza giornata di Cibus, “Food service e duty free: alimentiamo le vendite” tenuto dal Gruppo Edifis sull’avvicinamento del mondo del Food service e del duty free al made in Italy. La nuova strategia è quella di affiancare ai prodotti standard dell’industria alimentare la vendita dei prodotti tipici del territorio. Al tema della promozione dei prodotti nella grande distribuzione italiana è stato dedicato il convegno organizzato dalla Nielsen e dalla Università di Parma: dal volantino cartaceo si passerà agli sfogliatori di volantini virtuali scaricati dalle “app”, con la possibilità quindi di leggere online quello che il volantino propone. Il volantino elettronico diventa anche una lista della spesa, oltre che un elenco di promozione dei prodotti.
L’innovazione è una realtà a Cibus anche in termini formativi: si è tenuto ieri il concorso per giovani studenti delle Facoltà italiane di agraria, “Ecotrophelia Italia 2014”, organizzato da Federalimentare Servizi. Il primo premio quest’anno è andato a ABCheese, una glassa gastronomica al miele e peperoncino a base di scotta di latte fermentata, ideata dalla squadra di studenti dell’Università di Perugia.
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Fonte: Cibus