Gli acquisti di olio extra vergine viaggiano su smartphone e tablet. La crisi economica sta generando nuove tendenze di consumo e i cambiamenti aprono la strada a nuove opportunità per le imprese che operano in un mercato in mutamento.

Un'opportunità per ripensare un posizionamento di quei prodotti per i quali si rende necessaria un’esaltazione di fattori immateriali in grado di cogliere aspetti della tipicità della tradizione, etici e di difesa culturale, sociale ed ambientale”. Parole di Massimo Gargano al Sol, durante la presentazione di Olitalyshop, il portale e-commerce di Unaprol.

Olitalyshop.it
Il portale e-commerce dei produttori associati a Unaprol accoglie i migliori oli extra vergine italiani. Il consumatore che sceglie l’acquisto online ha la certezza dell’origine; acquista da chi produce le olive; contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio e porta a casa un olio extra vergine italiano unico. Gli oli extra vergine di Olitalyshop provengono solo dalle migliori varietà di olive, scelte dalle migliori aziende tutte inserite nel programma di tracciabilità di Unaprol. I prodotti vengono analizzati per accertarsi che rispondano ai rigidi standard del disciplinare di produzione Unaprol. Gli oli extra vergine di oliva sono poi certificati da un ente terzo per garantire al consumatore un prodotto 100% italiano, sicuro e di qualità. Tradotto in inglese e tedesco e in futuro anche in cinese e giapponese, punta a soddisfare la domanda mondiale di alta qualità italiana.

L'e-commerce
A livello mondiale l’e-commerce ha superato nel 2012 i mille miliardi di dollari, delineando un mercato globale in cui concorrere. La diffusione dei dispositivi mobili, smartphone e tablet e del mobile commerce, entro il 2015 spingerà il 50% della popolazione ad effettuare acquisti online. A livello europeo il mercato dell’e-commerce ha raggiunto nel 2012 un valore complessivo di oltre 305 miliardi di euro, con una crescita del 22% rispetto al 2011.
In Italia, nel 2012 il settore e–commerce è cresciuto del 12%, raggiungendo una valore di 21,1 miliardi di euro.

Il dato fa riflettere, perché in un momento di congiuntura sfavorevole come l’attuale, lo sviluppo dell’e-commerce può rappresentare un’opportunità per promuovere il made in Italy in generale e anche per rilanciare settori come l’agroalimentare" sottolinea Pietro Sandali, direttore generale di Unaprol. 

L’alimentare pesa ancora poco nell'e-commerce: solo l’1,2%. Per questo motivo Unaprol ha pensato di offrire una nuova opportunità alle proprie imprese, partendo da un’indagine su ciò che offre oggi la rete. L’immagine più ricorrente è quella dell’azienda agricola (38%), solitamente integrata verticalmente con un frantoio, cui segue il sito commerciale con il 35%. All’interno dei siti commerciali c’è posto anche per altri prodotti della dieta mediterranea e l’olio fa parte dell’assortimento proposto. Nel 54% dei casi la lingua presente all’interno del sito è solo quella italiana.