Podio tutto made in Italy per il 19° Premio internazionale Biol. E’ l’extravergine “Monte della Torre” dell’omonima azienda di Caserta a vincere la kermesse internazionale riservata ai migliori oli bio, che assegna in Puglia i più importanti riconoscimenti mondiali del settore. L’olio campano è risultato il migliore assoluto dell’ultima annata tra i 425 oli in gara, cifra record, giunti da 17 Paesi, superando al fotofinish un tipico olio del Chianti, il “San Martino” della Tenuta omonima di Bagno a Ripoli (Firenze). Terzo posto al pugliese “Tenuta Arcamone” prodotto da De Carlo a Bitritto (Bari), che porta a casa anche il riconoscimento tematico per la miglior coratina. Fra gli stranieri, miglior piazzamento, al nono posto, per lo spagnolo “Finca La Torre Selection” di Malaga.
Ad aggiudicarsi il Premio BiolPack (miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo) l’umbro “Viola” dell’omonima azienda di S. Eraclio Foligno (Perugina). Premio BiolKids, assegnato dalla giuria dei bambini, al portoghese “Carm Grande Escolana”. L’elenco completo di tutti i riconoscimenti territoriali e delle menzioni sarà presto online sul sito.

La proclamazione dei vincitori è avvenuta a Castel del Monte, con l’intervento tra gli altri dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, del presidente della Camera di commercio di Bari Alessandro Ambrosi, del sindaco di Andria Nicola Giorgino, nella cornice, con riprese aeree filmate dal “Bioldrone”, formata dai 600 bambini del BiolKids: progetto che con percorsi formativi e laboratori d’assaggio degli oli bio ha coinvolto 26 classi di scuole primarie delle sei province pugliesi e quest’anno anche sette classi calabresi, sarde e liguri, formando un baby panel che in mattinata ha affiancato i giurati internazionali per assegnare l’olio più piacevole ai giovani palati.

?“La giuria - ha dichiarato il coordinatore del Biol Nino Paparella - ha rilevato come sia stata un’ottima annata per gli oli bio italiani, nonostante caldo e siccità. Con una qualità diffusa tra le varie regioni, e non più concentrata in poche. Per l’estero, nella selezione finale ottima figura per gli spagnoli, portoghesi, greci e sloveni: a riprova che la qualità si ottiene a prescindere da aree geografiche e clima. Quanto agli oli di casa, ottimi, e per tutte le varietà pugliesi. Con coratine ormai da premio”. I vincitori e i circa 150 oli aggiudicatisi le Medaglie ExtraGold, Gold e Silver saranno pubblicati nel Catalogo del Biol, poi presentato alle principali fiere internazionali.

Si chiude dunque la kermesse organizzata dal Cibi e promossa da Regione Puglia, area Politiche per lo sviluppo rurale, Camera di commercio di Bari e Città di Andria, che tra sessioni della giuria internazionale, il convegno (promosso da Bridgeconomies - Unioncamere Puglia) sull’olio bio tra produzione e mercato, con il focus su Cina, Giappone e Usa, la mostra degli oli in concorso, le “Biol Officine”, con incontri aperti su birra, olio e miele bio, laboratori di videoarte, BiolBar e concerti serali, per tre giorni ha reso Andria epicentro internazionale del movimento olivicolo biologico. Il Premio Biol è patrocinato da Provincia Bat, Ifoam, AgroBioMediterraneo, e si svolge in collaborazione con Associazione BiolItalia, Gal - Le Città di Castel del Monte, Consorzio Puglia Natura, Lilt e Axiom Group.