E se l’antidoto alla crisi arrivasse dall’economia “verde”? Se ne parlerà al Centro congressi Fondazione Stelline a Milano il 13 e il 14 febbraio prossimi in occasione del forum WiGreen, il “New Deal” delle opportunità sostenibili.
Nel corso dell'incontro gli Stati generali della green economy presenteranno un pacchetto di misure per portare l’Italia verso una ripresa degli investimenti e dell’occupazione.

Si partirà dal tema dello spreco alimentare per arrivare alle conseguenze economiche che tale comportamento genera, con ripercussioni per l’intero pianeta. La sostenibilità è un criterio che oggi deve necessariamente viaggiare a braccetto con l’economia. Gli investimenti richiedono sempre un certo ritorno, ma trascurare l'impatto ambientale, ovvero i potenziali danni prodotti all’ecosistema dall'intero ciclo di trasformazione delle materie prime, non è più possibile. "Occorre un cambiamento culturale: la green economy rappresenta un nuovo paradigma di sviluppo economico che può assicurare occupazione, investimenti e ritorni a medio e lungo termine", spiega Alessandra Bailo Modesti, project manager degli Stati generali della green economy, Fondazione Sviluppo sostenibile, e relatrice sul tema nel corso di WiGreen. L’idea di Global Green New Deal è stata lanciata dall’Unep nel 2009. Il rischio che la contingenza economica potesse far abbassare la guardia riposta a tutela del capitale naturale ha spinto economisti, ambientalisti ed esponenti della comunità scientifica a proporre delle misure che puntassero a promuovere una green economy come chiave di un Green New Deal. "Da una parte vogliamo richiamare l’attenzione sui rischi che comporterebbe una ripresa economica basata su una bassa efficienza energetica, su fonti energetiche fossili, su un elevato utilizzo di materiali e di risorse naturali, nonché sul disinteresse per l’aggravarsi della crisi climatica. Dall’altra, invece, illustriamo le opportunità offerte da un Green New Deal".

Nuove misure
Oltre a contenere le emissioni di anidride carbonica e favorire un impiego più razionale delle risorse, la green economy non può prescindere da una serie di investimenti sostenibili con impatti a breve o brevissimo termine. Per questo motivo il Consiglio nazionale della green economy ha varato un pacchetto di misure create ad hoc per l’Italia. Tra le proposte l’attuazione di una riforma fiscale ecologica che sposti il carico dei tributi a favore dello sviluppo degli investimenti e dell’occupazione green; il varo di un programma nazionale di misure per l’efficienza e il risparmio energetico; l’attuazione di misure tese a sviluppare le attività di riciclo dei rifiuti; una campagna di promozione per gli investimenti mirati allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili; l’attuazione di programmi di rigenerazione urbana che passino dal recupero di edifici esistenti e un ridotto consumo di suolo non urbanizzato; l’investimento nella mobilità sostenibile urbana. Tutte condizioni che fanno da prologo all’ultimo degli interventi che saranno presentati nel corso di WiGreen: l’attivazione di un piano nazionale per l’occupazione giovanile per una green economy.

L'evento
Nel corso di WiGreen - sostenuto dai media partner Wise Society e Green Report - saranno distribuiti tre riconoscimenti: il Premio Innovazione +Sostenibile, destinato al prodotto che sarà eletto tale dal pubblico attraverso la votazione già partita sul sito ufficiale dell’evento; il Premio Practice +Sostenibile, da assegnare all’azienda che interverrà nel corso del convegno e il cui impegno sarà riconosciuto attraverso la votazione del pubblico presente all’evento; il Premio Informazione +Sostenibile, un riconoscimento al miglior servizio giornalistico relativo alla tematica della sostenibilità ambientale, valutato dal comitato di programma dell’evento.

PROGRAMMA