Approvata dall’aula di Montecitorio la mozione che impegna il governo ad approvare i decreti attuativi delle legge sull’etichettatura del febbraio 2011 e a premere su Bruxelles per avere una legislazione che tuteli l’origine dei prodotti agroalimentari.
A presentare la mozione gli onorevoli Luca Sani, presidente della Commagri, Rondini, Gallinella, Mongiello, Franco Bordo, Zaccagnini, Faenzi, Bosco, Catania, Schullian.

"La consapevolezza dell’importanza del sistema agroalimentare nazionale – spiega Saniè stata la molla che ha spinto tutti i gruppi parlamentari a collaborare alla stesura di una mozione unanime e articolata in più punti. In Italia l’agroalimentare garantisce 34 miliardi di export (+ 8% nel 2013) su 245 miliardi di euro di fatturato nazionale (17% del Pil)".
L’obiettivo è fare pressione su Bruxelles perché sia reso obbligatorio e più stringente l'obbligo di indicazione del paese d'origine o del luogo di provenienza, sulla falsariga di quanto previsto dal Regolamento Ue 1169/2011 per latte, prodotti lattiero-caseari, carni suine fresche, refrigerate o congelate e altre produzioni interessate dal suddetto regolamento.
"Frodi alimentari e Italian sounding – aggiunge Sani – stanno danneggiando la reputazione dei prodotti agroalimentari italiani sottraendo fatturato. È evidente che un sistema di etichettatura di questo tipo ha efficacia se inserito nel contesto di una normativa europea condivisa. Da qui la richiesta del Parlamento al Governo di intervenire su Bruxelles per promuovere una normativa quadro che vada oltre la Direttiva 2000/13/CE e il Regolamento UE 1169/2011".

Soddisfatto anche il Movimento Cinque Stelle. "In questi mesi ha presentato moltissimi atti con lo scopo di arrivare a risolvere tutta la ‘partita’ dell'etichettatura - ha detto il deputato umbro, Filippo Gallinella, primo firmatario della mozione".

Tra i punti fondamentali: l’adozione di decreti ministeriali necessari ad applicare la disciplina dell’etichettatura ai prodotti italiani; la possibilità di intervenire in sede europea per bloccare l'introduzione di nomi generici a domini internet e la loro assegnazione a soggetti privati non utilizzatori delle denominazioni; l'impegno a contrastare il fenomeno dell’italian sounding e una maggiore promozione dei prodotti italiani all'estero. 

Per il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo si tratta di una "svolta epocale" nel segno della trasparenza.
Mentre Agrinsieme "invita il governo ad intervenire in ambito europeo affinché l'atto delegato sull'origine delle carni suine e avicole pubblicato lo scorso dicembre sia modificato dal Parlamento europeo".